“Caminito è un libro che non avrei voluto scrivere” – così Maurizio de Giovanni, primo ospite di “PLATEALMENTE”, la rassegna letteraria di Casa del Contemporaneo a cura di Pierluigi Fiorenza, il cui incontro si è svolto ieri, mercoledì 11 gennaio presso il Teatro Karol di Castellammare di Stabia.
“Avevo deciso di non scrivere più storie di Ricciardi. “Il pianto dell’alba”, il dodicesimo libro, per me rappresentava la fine.Non volevo scrivere più nulla su Ricciardi e questo per due motivi; innanzitutto perchè chi ha letto “Il pianto dell’alba” sa bene che accade qualcosa che interrompe, che mette fine; in secondo luogo perchè non mi andava di raccontare una storia ambientata negli anni in cui era arrivato Ricciardi, il quinquennio che va dal 1934 al 1939.” – ha precisato de Giovanni.
L’autore ha poi ulteriormente aggiunto: “Tante le pressioni dell’editore e quelle dei lettori, ma a far nascere Caminito è stato un evento della mia vita.
Sono stato colpito da un infarto e sono stato ricoverato presso l’ospedale Cardarelli.Ringrazio ancora tutti i sanitari per quello che hanno fatto per me. Nel periodo in cui sono rimasto ricoverato non avevo cellulare, non avevo nulla con me e non era scontato che uscissi dall’ospedale con i miei piedi.
Ebbene!Durante quei giorni è venuto a trovarmi Ricciardi, ha iniziato a mormorarmi nell’orecchio, a darmi fastidio come solo lui sa fare.
Mi sono accorto che nella testa avevo ancora tante storie di Ricciardi.Così ho promesso a Ricciardi, a me stesso e ai lettori che se fossi uscito con i miei piedi dall’ospedale, avrei scritto un’altra storia di Ricciardi.
Da quella promessa è venuto fuori Caminito e sono felice di dirvi che, a distanza di due mesi dall’uscita, è ancora in testa alle classifiche dei libri più venduti.”
Durante la serata gli attori Gianfelice Imparato e Federica Citarella hanno letto alcune pagine di Caminito, mentre i maestri di tango Pablo Nelson Piliu e Giselle Mariel Tacon si sono esibiti in un appassionato tango argentino.Con un video messaggio sono intervenuti anche gli attori Antonio Milo e Adriano Falivene e lo chansonnier Mario Maglione.
Intervistato dal giornalista Pierluigi Fiorenza, Maurizio de Giovanni che dal 2020 é anche Presidente del “Comitato scientifico per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano”, ha rivelato la sua intenzione di ambientare una storia a Castellammare di Stabia, città che porta da tempo nel cuore tanto da averne sostenuto la candidatura a Capitale Italiana della Cultura Europea.
“Castellammare di Stabia potrebbe essere il luogo di un’indagine fuori distretto perchè sia il commissariato di Ricciardi che quello dei Bastardi di Pizzofalcone hanno competenza sino a Portici.”
Maurizio de Giovanni tornerà al Teatro Karol il 18 Febbraio in veste di autore teatrale ed attore accompagnato dai musicisti Marco Zurzolo al sax, Carlo Fimiani alla chitarra, Marco de Tilla al contrabbasso e Marianita Carfora (voce).
Lo spettacolo dal titolo PASSIONE sarà un viaggio attraverso i brani scritti da alcuni dei più grandi autori della canzone classica napoletana come Vincenzo Russo, Libero Bovio, Salvatore di Giacomo e Nino Taranto solo per citarne alcuni.
PLATEALMENTE, gli altri appuntamenti
La programmazione di PLATEALMENTE prosegue mercoledì 18 gennaio alle ore 18 con Mario Maglione la cui storia personale è al centro del romanzo di Vincenzo De Luca “Vico Gerolomini 11, dove la mia storia ha inizio” di Guida Editore.A febbraio 2023, sempre alle ore 18.00 in programma altri due incontri:
- Venerdì 3 Febbraio Alfonso Celotto con “Fondata sul lavoro” edito da Mondadori;
- Giovedì 23 Febbraio Giulio Baffi con “Al lavoro con Eduardo” di Guida Editore con la partecipazione degli attori Peppe De Rosa e Anna Spagnuolo in collaborazione con Fondazione Eduardo De Filippo.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.
INFO allo 081 1824 7921 teatrotk@casadelcontemporaneo.it www.teatrokarol.it