“Se conoscessi il dono di Dio (Gv 4,10)”: in Cattedrale a Vicenza
l’evento inaugurale della IX edizione del Festival Biblico.
In apertura il Credo di J.S.Bach eseguito dall’Ensemble Il Teatro Armonico,
a seguire il confronto a due voci tra Mons. Vincenzo Paglia e Lucetta Scaraffia.
Grande serata inaugurale giovedì 6 giugno, alle 21.00 in Cattedrale a Vicenza. A dare il via ufficiale alla IX edizione del Festival Biblico sarà un evento a due voci che, come di consueto, metterà a confronto le due anime della kermesse, quella spirituale e quella laica, che si mescoleranno in un dialogo dalle importanti suggestioni.
Protagonisti dell’evento, saranno Mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia e Lucetta Scaraffia, storica e giornalista, che si confronteranno sull’episodio biblico della Samaritana da cui è stato tratto il tema guida della IX edizione “Se conoscessi il dono di Dio (Gv 4,10). Fede e libertà secondo le scritture”.
Di altissimo profilo teologico la riflessione che Mons. Vincenzo Paglia sottopone al pubblico del Festival: “nell’incontro tra Gesù e la samaritana si può leggere l’intera vicenda che intercorre tra Dio e l’uomo”, spiega Mons. Paglia. “I credenti ebrei e cristiani sono consapevoli infatti che non si trovano di fronte a parole morte, ma vive ed efficaci e non solo perché raccolgono una impareggiabile sapienza religiosa ed umana. La Bibbia, infatti, continua a diventare dialogo tra Dio e l’uomo contemporaneo nella misura in cui viene accolta”.
Laico, disincantata e profondamente femminile è lo sguardo offerto dalla storica e scrittrice Lucetta Scaraffia, prima voce di donna ad aprire un’edizione del Festival: “l’incontro fra Gesù e la samaritana costituisce una sorta di punto culminante ed esemplare del ricco e sfaccettato rapporto che Gesù instaura con le donne”, racconta Scaraffia. “Alla samaritana va uno dei più importanti insegnamenti di Cristo: anche le donne, o forse soprattutto le donne, sono riconosciute come degne di ricevere i più alti insegnamenti nel corso dei Vangeli. E’ questa novità, troppo spesso dimenticata, ovvero il coraggio di un rapporto completamente nuovo con il genere femminile, che contraddistingue Gesù”.
In apertura della serata, un evento musicale di eccezionale portata proposto dall’Ensemble Teatro Armonico diretto da Margherita Dalla Vecchia. Verrà eseguito infatti il Credo BWV 232 dalla grande Messa in Si minore di J. S. Bach, forse la pagina più densa di significati teologici e musicali che sia mai stata scritta sul “Credo”, la professione di fede che tutti conosciamo. La composizione, in lingua latina e suddivisa in tre complesse sezioni musicali, vede l’esecuzione di un coro a cinque voci, tre solisti (il soprano Andrealia Rigotti, il contralto Paolo Costa ed il basso Robson Tavares) e un eccezionale organico orchestrale (per un totale di 60 elementi). Interprete di questa storica pagina armonica è l’ensemble vocale e strumentale Il Teatro Armonico diretto da Margherita Dalla Vecchia, formazione che dopo undici edizioni del “Progetto Bach” diretto da Michael Radulescu tra il 2000 e 2011 a Vicenza, riprende questa grandiosa partitura già interpretata nel 2005 (all’interno della Messa in Si minore per l’Anno dell’Eucarestia) caratterizzando questo Anno della Fede. Margherita Dalla Vecchia, fondatrice e direttrice dell’Ensemble, organista di talento, ha lavorato a fianco di autorità della Chiesa e accademiche quali il Card. G. Ravasi, Mons. F. Rainoldi, M. Radulescu, solo per citare i più noti, protagonista di numerosi eventi musicali di Vicenza, nazionali ed internazionali.