Nessuno si salva da solo è un romanzo di Margaret Mazzantini pubblicato nel 2011.
Sergio Castellitto, marito di Margaret Mazzantini, ne ha tratto ispirazione per un film uscito nelle sale il 5 marzo di quest’anno. La vicenda si svolge tutta nell’arco di una sera,ma è interrotta continuamente dai flashbacks dei due protagonisti. I temi affrontati sono molto attuali: l‘anoressia e la crisi coniugale.
Gae e Delia sono da poco separati e decidono di incontrarsi a cena per programmare l’estate dei due figli Nico e Cosimo. Lei è una biologa nutrizionista mentre lui uno sceneggiatore di programmi televisivi. Attraverso i loro continui ricordi, il lettore viene a conoscenza anche dei minimi dettagli della travagliata relazione: dal primo incontro, passando per il matrimonio, l’arrivo dei bambini, le prime crisi, fino a giungere alle separazione. I due si sono conosciuti giovanissimi e l’uno è sembrato all’altro un’ancora di salvezza. Delia trova in quel ragazzo così semplice la forza per lottare contro l’anoressia, allo stesso tempo Gae riesce a vincere le sue insicurezze, si sente improvvisamente importante, utile e pieno di quell’autostima che suo padre da sempre gli ha fatto mancare. Tuttavia con il passare del tempo il loro rapporto comincia ad incrinarsi. La donna è stanca di avere accanto un uomo così banale e sfuggente, suo marito invece si sente sempre più in trappola in una vita matrimoniale che gli appare solo di ostacolo alla sua libertà. La situazione precipita quando Delia scopre il tradimento di Gae. A quel punto è chiaro che stare insieme non ha più senso, eppure i due non riescono a dimenticarsi. La passione dell’inizio si è trasformata in una rabbia incontenibile, che impedisce ai neo separati di dirsi che infondo si amano ancora. Il problema è che sono entrambi insoddisfatti di se stessi, e si incolpano a vicenda della cosa per non dover accettare il proprio fallimento personale.
La psiche, come un mare chiuso, fa i suoi viaggi interni. Propone sempre nuove soluzioni, per salvaguardare i tuoi inganni.
Margaret Mazzantini racconta in maniera cruda e diretta l’imputridirsi della felicità per le piccole cose quotidiane. La storia di Gae e Delia è una bella e invitante mela rossa, che però una volta giunta alla maturità cade dall’albero e comincia a marcire fin quando finisce divorata dai vermi. L‘unico barlume di speranza si ha solo alla conclusione del racconto, quando dopo l’ennesima lite un anziano si avvicina alla coppia e chiedo loro di pregare per lui in quanto gravemente malato di cancro; ha bisogno di fare quella richiesta insolita poichè, come dice appunto il titolo, nessuno si salva da solo.
Nessuno si salva da solo. Possono sentire l’eco di quelle parole cadere davanti ai loro passi. Una condanna o un conforto
Gae e Delia non riescono a spezzare del tutto il filo che li unisce perchè nonostante non vogliano ammetterlo, l’uno non si sarebbe salvato dalla propria esistenza allo sbaraglio senza l’altro. Una storia d’amore al contrario che potrebbe essere quella di chiunque, raccontata in modo struggente in questo splendido libro dai toni forti e decisi.