Rabat, la capitale del Marocco, è stata scelta come Capitale Mondiale del Libro per il 2026. L’annuncio è stato dato dalla direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, che ha accolto la raccomandazione del Comitato Consultivo della Capitale Mondiale del Libro. La città marocchina seguirà così le orme di Strasburgo, Capitale Mondiale del Libro nel 2024, e di Rio de Janeiro, che lo sarà nel 2025.
Essere Capitale Mondiale del Libro comporta l’impegno a promuovere la lettura e il libro a livello nazionale e internazionale, organizzando attività e programmi culturali destinati a tutte le fasce di età. In questa prospettiva, Rabat si prepara a valorizzare il ruolo del libro come strumento di conoscenza e dialogo interculturale.
Rabat, 54 case editrici attive in città
“Rabat è un crocevia culturale dove i libri veicolano conoscenza e arte in tutta la loro diversità,” ha dichiarato Azoulay. La direttrice dell’Unesco ha sottolineato come la città, grazie alla crescita dell’industria libraria locale, stia contribuendo in modo significativo al progresso educativo. Con 54 case editrici attive, la terza più grande fiera del libro e dell’editoria in Africa e un numero crescente di librerie, Rabat rappresenta un centro nevralgico per l’economia culturale del paese e un punto di riferimento per la democratizzazione della conoscenza.
Riconoscendo il ruolo centrale della città nella promozione della lettura, l’Unesco e il Comitato consultivo hanno elogiato “l’impegno di Rabat per lo sviluppo letterario, l’emancipazione di donne e giovani attraverso la lettura e la lotta contro l’analfabetismo, specialmente nelle comunità svantaggiate.”
Durante il 2026, Rabat lancerà diverse iniziative volte a promuovere la crescita sostenibile e a creare benefici sociali per i suoi cittadini. Tra queste, una campagna di alfabetizzazione che coinvolgerà tutta la popolazione. L’anno di celebrazioni e attività inizierà ufficialmente il 23 aprile 2026, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, sottolineando l’impegno di Rabat a rendere il libro accessibile e centrale nella vita dei cittadini.