“Requiem sull’ottava nota” di Giovanni Taranto approda a Nisida, un’occasione di confronto per i ragazzi che si ritrovano ad affrontare un percorso di crescita non facile.
Si è svolta ieri, 6 dicembre, presso il semiconvitto del carcere minorile di Nisida, grazie ad una donazione del Comune di Boscotrecase, la cerimonia di consegna delle copie di “Requiem sull’ottava nota” (Avagliano Editore), secondo capitolo della saga del Capitano Mariani, personaggio nato dalla penna di Giovanni Taranto.
Il libro, al quale è stato assegnato il prestigioso Premio Mysstery nell’ambito del Festival del Giallo di Napoli, è stato scelto dall’amministrazione comunale in quanto un chiaro affresco del sistema di reclutamento dei minori da parte della criminalità organizzata.Il procuratore nazionale antimafia dal 2013 al 2017, Franco Roberti, che del libro ne ha curato la prefazione, scrive: “Per comprendere quali siano le cause storiche, economiche e sociali che hanno reso la camorra parte integrante del tessuto sociale vesuviano, di Napoli e della sua area metropolitana.
E come liberarsene per sempre.Un nuovo modo di raccontare la lotta per la legalità e la giustizia, guardandola in faccia, dall’interno.
Fuori dal paralizzante giudizio sui mali di Napoli e della sua area metropolitana, che oscilla da sempre tra rassegnazione autoassolutoria all’ineluttabilità della camorra e ottimismo consolatorio di chi spera che, prima o poi, il bene prevarrà sul male.Qui si intravede una via d’uscita”.
Presenti alla cerimonia di consegna del libro l’autore Giovanni Taranto, il primo cittadino del Comune di Boscotrecase, Pietro Carotenuto e l’assessore alle Politiche Sociali e Politiche attive per il lavoro – Pari Opportunità, Maria Luisa Russomanno, oltre al Direttore dell’Istituto Penitenziario Minorile (IPM) Gianluca Guida e all’educatrice Valeria Vitiello.
Giovanni Taranto: “Con i romanzi, tento di arrivare al cuore e alla mente dei lettori…spero che le pagine del mio romanzo possano favorire confronto e riflessioni fra gli educatori e i ragazzi di Nisida
“Da nerista, per decenni ho raccontato crimini e business dei clan – ha commentato Taranto – Ora, con i romanzi, tento di arrivare al cuore e alla mente dei lettori non più con le nozioni, ma attraverso le emozioni.
Un libro fa scattare l’empatia coi protagonisti.Un giallo ti spinge a voler sapere il come e il perché delle cose.
Ti proietta in universi che magari la cronaca ti aveva solo fatto sfiorare.E ti spinge a una scelta di campo.
In quest’ottica spero che le pagine del mio romanzo possano favorire confronto e riflessioni fra gli educatori e i ragazzi di Nisida su temi che potrebbero rivelarsi fondamentali per quei giovani, che stanno affrontando un percorso non facile di crescita e reinserimento sociale”.
L’obiettivo del progetto consiste nel promuovere la lettura coinvolgendo i ragazzi dell’IPM di Nisida con testi che possano fare loro da monito favorendone in tal modo la crescita umana ed il reinserimento sociale affinchè possano guardare al futuro con nuove prospettive.
Requiem sull’ottava nota, trama
Anni ’90.Camorra, mafia, estorsioni, droga e microcriminalità sono gli avversari quotidiani del capitano Giulio Mariani, romano d’origine, ora al comando di una compagnia dei Carabinieri nel Vesuviano.
Pasqua è vicina.L’attività del racket si intensifica: scontri fra cosche, spaccio di droga, estorsioni ai commercianti della zona, omicidi.
Un sedicenne, usato come sentinella da una delle “famiglie” rivali, rimane ferito gravemente in un raid.Mariani, affiancato dal Nucleo Operativo, dalla Pm napoletana Clara Di Fiore, e dall’amico Gianluigi Alfano, nerista, indaga, ma un fatto piuttosto misterioso ed inquietante complica le indagini del Capitano il cui obiettivo, oltre a far giustizia è quello di strappare il minorenne ferito ed il suo fratellino ad un destino che sembra essere già segnato.
Dello stesso autore anche “La fiamma spezzata” e “Mala fede”
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