Ad un anno esatto dalla sua morte (17 luglio 2019), esce l’ultimo romanzo di Andrea Camilleri, quello che segna il definitivo addio al Commissario Montalbano.
“Riccardino” (Sellerio) di Andrea Camilleri
Andrea Camilleri aveva scritto “Riccardino”, l’ultimo romanzo in cui compare il Commissario Montalbano tra il 2004 ed il 2005. Aveva consegnato la copia del romanzo alla Sellerio affinché la tenesse chiusa nel suo cassetto fino alla sua morte. Camilleri desiderava far uscire di scena Montalbano solo dopo la sua morte.
La Sellerio ha eseguito alla lettera le indicazioni dello scrittore siciliano. Del romanzo sono uscite due edizioni: una originale (quella scritta da Camilleri tra il 2004 ed il 2005) ed un’altra che contiene due testi, quello originale e quello sottoposto ad una revisione linguistica nel 2016 dallo stesso Camilleri. L’autore desiderava che i lettori percepissero l’evoluzione della lingua siciliana.
“Riccardino sono…”
“Riccardino”, l’incipit: “Il telefono sonò che era appena arrinisciuto a pigliari sonno, o almeno accussì gli parse”. “Riccardino sono”, disse una voce “squillante e festevole”, per dargli appuntamento al bar Aurora. Ma Montalbano non conosceva nessuno con quel nome… Un’ora dopo, la telefonata di Catarella: avevano sparato a un uomo, Fazio lo stava cercando. Inutilmente il commissario cercò di affidare l’indagine a Mimì Augello, perché “gli anni principiavano a pesargli” aveva perso “il piacere indescrivibile della caccia solitaria”, insomma “da qualichi tempo gli fagliava la gana”, “si era stuffato di aviri a chiffari coi cretini”. Si precipitò sul posto, e scoprì che il morto era proprio Riccardino.”
Le due versioni del romanzo