Storia dell’emigrazione italiana


 

Il fenomeno dell’emigrazione italiana con cause, le partenze e gli arrivi nei paesi ospitanti spiegato in maniera chiara ed esaustiva in due volumi della Donzelli editori un fenomeno che ha continuato investire il nostro paese anche oggi in particolare nei paesi del Sud dove vi è un tasso di disoccupazione molto alto in particolare tra i giovani alla ricerca di una prima occupazione.

Storia dell’emigrazione italiana

I due volumi di Storia dell’emigrazione italiana a cura di Pietro Bevilacqua, Andrea De Clementi ed Emilio Franzina di 1549 pagine, edito nel 2009 da Donzelli, ma ancora attuale, in quanto questo problema purtroppo investe anche il periodo attuale, ed acquistabile al prezzo di 40 euro, affrontano il problema dell’emigrazione che ha avuto inizio subito dopo l’unità italiana ed a partire furono in molti spinti dalla miseria dopo l’Unità Italiana che aveva depauperato in particolare il Sud Italia.

L’emigrazione è continuata anche agli inizi del 1900 in particolare in Brasile e poi quando furono aperte le frontiere nel secondo dopoguerra anche gli Stati Uniti e la Svizzeraec.  dove ancora oggi vi risiede una discreta percentuale di emigranti italiani

Le cause dell’emigrazione furono la disoccupazione e soprattutto la miseria e gli emigranti si imbarcarono alla ricerca di un   lavoro e condizioni di vita migliori.

Quando sono state aperte le frontiere anche in Europa, la maggior parte degli italiani, hanno scelto come meta, la Svizzera, la Francia, la Germania e ad emigrare sono stati in particolare i meridionali il cui paese era sottosviluppato rispetto al Nord, dove vi si concentrò una percentuale alta di emigranti come a Milano Torino, Varese e la Toscana, che offrivano loro un lavoro ed un’ abitazione Alcuni emigranti sono ritornati nel paese di origine, accumulato una discreta fortuna e costruito una casa e l’hanno trovato cambiato,vissuto per anni all’estero hannriambientarsi. L’emigrazione dopo l’ondata del dopoguerra quando,  è continuata anche negli anni 60’ e 70’ con un esodo massiccio al Nord ed ancora oggi si registrano tassi alti di persone che emigrano, in particolare giovani in particolare del Sud sottosviluppato, ma da quando la nostra economia è in crisi e non vi sono opportunità occupazionali, il fenomeno migratorio investe anche le altre regioni italiane.

RECENSIONE

A cura di

Pietro Bevilacqua

Andrea De Clementi

Emilio Franzina

STORIA DELL’EMIGRAZIONE

ITALIANA

VOLL. 1 E 2

PAGG  1549

2009 DONZELLI EDITORE

COSTO 40 EURO

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