“Mi ritiro dalla vita pubblica perché non ho più energie per muovermi. Soffro di una sindrome neurologica, quella di Asperger, che dà tanti vantaggi, come una memoria spaventosa, ma anche tanti svantaggi, soprattutto dopo 50 anni. Finché ero giovane ho potuto gestirla; dopo i 50 ho cominciato a peggiorare. Non posso più muovermi, viaggiare, fare incontri, non ho più forza per farlo e dovendo scegliere scelgo di rimanere a casa per poter ancora scrivere”.
Con queste parole Susanna Tamaro, nel giorno del suo 62esimo compleanno, ha annunciato di ritirarsi a vita privata. Non smetterà di scrivere, ma non farà più incontri e viaggi.
La Tamaro, in occasione del suo compleanno, ha donato al Vetrya Corporate Campus il computer Mac con il quale nel 1992 scrisse “Va dove ti porta il cuore”.
“All’inizio, quando ho visto che “Va’ dove ti porta il cuore” era primo in classifica ho pensato ad un errore. Poi ci è rimasto per tre anni. Il libro ha parlato a tutto il mondo, evidentemente ha toccato qualcosa di umano che lega tutti e questa è una ricchezza enorme per uno scrittore. Ho risposto a migliaia di mail e lettere, poi ho scoperto che solo Hermann Hesse lo faceva”.
“I soldi mi mettevano angoscia, non sapevo che farmene, per questo nel 2000 ho donato tutto ad una fondazione creata per promuovere progetti per le donne”
La Tamaro ha scelto di vivere in Umbria, una regione che la fa sentire in pace con il mondo.
“In Umbria c’è un tempo ottocentesco, non c’è fretta, c’è arte, cultura e un livello di relazioni umane bello, caldo. È importante essere venuta qua perché mi ha permesso di scrivere libri importanti”.
(Fonte foto: Pagina Facebook Susanna Tamaro)