Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli, vincitore del Premio Strega Giovani 2020
Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli, edito da Mondadori, è il libro vincitore del Premio Strega Giovani 2020. Dopo il successo di La casa degli sguardi che si è aggiudicato il Premio Severino Cesari Opera Prima, il Premio Volponi ed il Premio John Fante Opera Prima, Daniele Mencarelli con il suo nuovo romanzo si aggiudica il Premio Strega Giovani 2020 ed è candidato all’edizione 2020 del Premio Strega.
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Tutto chiede salvezza è un libro coraggioso perchè occorre coraggio per parlare di disordine mentale e di TSO (trattamento sanitario obbligatorio), così come occorre coraggio per affrontare il pregiudizio quando di mezzo c’è la malattia mentale.
Estate 1994, estate dei mondiali di di calcio. Daniele, il protagonista del romanzo, ha 20 anni. E’ in un reparto di pschiatria per essere sottoposto a TSO. Con lui, in stanza, personaggi ai margini del mondo. Mencarelli racconta con potenza, ma anche con estrema delicatezza, la storia di un giovane uomo che, passando per il buio più fitto, dovrà imparare a ritrovare se stesso.
Forse, questi uomini con cui sto condividendo la stanza e una settimana della mia vita, nella loro apparenza dimessa, le povere cose di cui dispongono, forse loro, malgrado tutte le differenze visibili e invisibili, sono la cosa più somigliante alla mia vera natura che mi sia mai capitato d’incontrare.
Daniele Mencarelli, classe 1974, vive ad Ariccia (Roma). Ha esordito con la poesia nel 1997. Dopo aver pubblicato diverse raccolte di liriche e un racconto sul Natale, nel 2018 ha dato alle stampe il suo primo romanzo La casa degli sguardi.
Daniele è un giovane poeta oppresso da una “malattia invisibile all’altezza del cuore, o del cervello”. Si rifiuta di trovare un lavoro, di farsi una famiglia e da quattro anni è in caduta libera. Non ha più la forza di scrivere.La sua esistenza sembra essere priva di uno scopo. E’ per i suoi genitori che Daniele prova a chiedere aiuto. Il racconto di un uomo che trova rifugio nell’alcol e che, avvolto dalla spirale della solitudine, della prostrazione e della vergogna, prova ad aggrapparsi ad un’ancora di salvezza.