Un libro per l’estate: “Mi consigli un libro?”
Prima di preparare la valigia per il mare, la montagna o la città, molti di voi faranno tappa in libreria per acquistare gli indispensabili “compagni di viaggio”.
Probabilmente lo faranno anche coloro che durante il resto dell’anno leggono poco e/o niente. Proprio questi ultimi, meno attenti alle novità editoriali, saranno maggiormente indecisi sugli acquisti da fare in libreria.
Per non arrivare troppo impreparati in libreria, vi offriamo una rubrica che vi accompagnerà per tutta l’estate.
Ogni giorno vi proporremo un libro. Seguendo la nostra rubrica potrete scegliere più facilmente quali libri “profumeranno” le vostre vacanze.
Buona estate, buone vacanze e buona lettura!
Tuttalpiù muoio (Fandango Libri)
Filo è un ragazzo di origine umbra la cui adolescenza è segnata da una violenza sessuale da parte di un compagno di scuola, oltre che da un amore non corrisposto per la sua migliore amica. Nonostante la balbuzie e una sfiga esagerata, Filo decide di non arrendersi e scende in guerra. Riuscirà ad avere il suo riscatto diventando un attore.
Un’autobiografia scritta a quattro mani che trasuda poesia e ferocia, un romanzo che spazia dal comico al drammatico con picchi malinconici e dolcissimi.
«Nasco come tutti dalla mamma, come tutti a sette mesi dopo che la mamma per sbaglio si versa dell’acqua bollente sul pancione. Neppure la pancia della mamma era un posto sicuro. Nasco terrorizzato. Stavo nel mio bel mondo, nella pancia della mamma, quel mondo perfetto, dove io solo ci stavo, tranquillo a vivere e galleggiare, con il calore di un corpo tutto intorno e come cielo carne, la volta celeste era un immenso corpo che mi portava a spasso. L’orizzonte non esisteva, non esisteva la guerra, c’ero solo io, ma non mi sentivo solo. Non avevo problemi di mangiare, tutto mi arrivava senza sforzo di masticare e nessun pianto di fame».
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Filippo Timi, attore, regista, scrittore e drammaturgo, nato a Perugia nel 1974. Cresce con problemi di obesità e balbuzie perché, oltre ad essere affetto da epilessia, ha la sindrome di Stargardt che gli limita notevolmente il centro del campo visivo. Nonostante le difficoltà, Filippo, per gli amici “Filo”, si afferma giovanissimo come uno dei migliori attori italiani, grazie al suo innato talento e alla sua vitalità.
Edoardo Albinati è nato a Roma nel 1956. Da oltre vent’anni lavora come insegnante nel penitenziario di Rebibbia, esperienza narrata nel diario Maggio selvaggio(Mondadori, 2001). Suoi reportage dall’Afghanistan e dal Ciad sono usciti sul “Corriere della Sera”, “la Repubblica”, “The Washington Post”. Ha scritto film per il cinema di Matteo Garrone e Marco Bellocchio.
(Foto da Facebook)