Il Cavallino Rampante, dai biplani alle monoposto
Lugo (Ravenna) – Piazza Francesco Baracca è un luogo piuttosto suggestivo che racconta una duplice storia italiana, quella di Francesco Baracca e quella di Enzo Ferrari.
La piazza è, infatti, dominata da un imponente monumento opera dello scultore faentino Domenico Rambelli realizzata nel 1936.
Il monumento rappresenta Francesco Baracca, l’asso dell’aviazione italiana, nato a Lugo nel 1888, medaglia d’oro al valore militare per ben 34 vittorie aeree riportate nel corso della prima guerra mondiale.
Accanto alla statua in bronzo campeggia la sagoma di una gigantesca ala (alta 27 metri).
Sull’ala del biplano è raffigurato un cavallino rampante.
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Baracca e la scelta del logo
Francesco Baracca vide per la prima volta il Cavallino Rampante presso la Scuola di cavalleria del 2° Reggimento “Piemonte Reale”. Si trattava dello stemma araldico del Reggimento.
Il Cavallino Rampante aveva lo sguardo rivolto a sinistra e la coda abbassata.
Baracca ne rimane talmente colpito da adottarlo come simbolo sulle ali degli aerei con i quali riportò le sue vittorie.
Il Cavallino Rampante, simbolo sempre vincente
“Quando vinsi nel 1923 il primo circuito del Savio, che si correva a Ravenna, conobbi il conte Enrico Baracca padre dell’eroe; da quell’incontro nacque il successivo con la madre, Contessa Paolina. Fu essa a dirmi un giorno “Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna. Conservo ancora la fotografia di Baracca, con la dedica dei genitori, in cui mi affidano l’emblema. Il cavallino era ed è rimasto nero; io aggiunsi il fondo giallo canarino che è il colore di Modena” (lettera inviata il 3 Luglio 1985 da Enzo Ferrari allo storico lughese Giovanni Manzoni).
Il debutto del Cavallino Rampante avvenne il 9 luglio 1932 sulle Alfa Romeo della neonata Scuderia Ferrari (fondata da Enzo Ferrari nel 1929) in occasione della 24 Ore di Spa.
La gara fu un autentico trionfo per la Scuderia Ferrari.
Da quel giorno il logo rimase fisso e indelebile sulle monoposto della scuderia di Maranello, subendo solo dei restyling nel corso degli anni (coda rivolta verso l’alto e non verso il basso, più snello e proporzionato, sfondo giallo canarino).