Suzuka è uno di quei circuiti che suscita forti emozioni e ricordi nel mondo della Formula 1. Spettacolari le sue curve, lo “snake” che ricorda il dorso di un drago ed i rettilinei che mettono a dura prova le monoposto.
Alla vigilia di questa tappa sorprendente, quanto scontata, la promozione di Tsunoda in Red Bull al fianco di Verstappen dopo la bocciatura di Lawson. I risultati, infatti, portano subito i suoi frutti con il giapponese che si qualifica in Q2 con un buon tempo.
Devastanti come sempre le due papaya, Russell che mette i bastoni tra le ruote di una Ferrari che nel Q1 sembra rispondere bene.
Nel Q2, dopo che le vetture hanno effettuato il loro primo giro, la bandiera rossa blocca tutto per un principio di incendio a bordo pista. Una costante anche dello scorso anno visto che l’erba secca si “accende” a causa delle scintille che lasciano le macchine. Incredibilmente però Tsunoda nel Q2 perde il feeling con la vettura e non supera il taglio per andare in Q3. Bene Verstappen, Russell e le Ferrari, ma di un altro pianeta Norris, vicino al record della pista.
Record di Vettel battuto ampiamente dal campione del mondo in carica Verstappen che fa un tempo incredibile battendo le due papaya (seconda e terza). Quarta le Ferrari di Leclerc che mette del suo, ottavo posto per Hamilton che nel Q3 non riesce a trovare il tempo giusto per mettere il muso della rossa davanti.