Maserati Alfieri Concept Car


Maserati ha presentato (4 marzo 2014) al Palexpo di Ginevra Alfieri, una concept car 2+2 che celebra il centesimo anniversario del marchio. Alfieri è un prototipo entusiasmante, ma realistico e completamente funzionante, che fa capire molto del DNA del design delle future Maserati. Alfieri è infatti stata progettata per aprire le porte al futuro della Casa del Tridente.

Contraddistinta da un design straordinario, Alfieri porta il nome del più eminente dei fratelli Maserati, il genio dell’ingegneria meccanica che fondò le “Officine Alfieri Maserati” a Bologna cento anni fa. Alfieri è stata creata da un gruppo di giovani e talentuosi designer sotto la direzione di Marco Tencone presso il Centro Stile Maserati di Torino, con la supervisione di Lorenzo Ramaciotti.

Design

Alfieri rappresenta senza alcun dubbio l’essenza del marchio Maserati. Un’elegante 2+2 all’Italiana come la 3500GT del 1957, la 5000GT del 1959 e la Indy del 1969. L’Alfieri concept è più sportiva dell’attuale GranTurismo a conferma del DNA sportivo di Maserati. Secondo Lorenzo Ramaciotti “Alfieri è il punto di congiunzione tra 100 anni di storia gloriosa e il futuro che si spalanca davanti a noi. Sinceramente non posso dire che nei prossimi due anni quest’auto entrerà in produzione, ma certamente vedremo qualcosa di simile”.

Una fonte di ispirazione per i designer è stata una delle auto più affascinanti di tutti i tempi: la Maserati A6 GCS-53 disegnata da Pininfarina nel 1953. Ancor più che una rara auto da corsa per gentlemen driver, la A6 GCS-53 era un capolavoro di design. Alfieri è ovviamente ben di più che un’interpretazione futuristica della A6 GCS-53. La storia del design Maserati è diversificata e incoraggia i designer a guardare avanti piuttosto che al passato: “Con l’Alfieri volevamo mostrare i percorsi che intraprenderemo in futuro”, sostiene Ramaciotti. “L’auto esprime forte aggressività in un contesto di sobrietà ed è dotata di autocontrollo sebbene sia grintosa”

La sigla A6 GCS stava per “Alfieri 6 cilindri, Ghisa, Corsa, Sport” e la vettura era caratterizzata da un lungo cofano motore e dell’abitacolo da 2 posti quasi posato sulle ruote posteriori.

Il frontale lungo e basso rappresenta un’evoluzione stilistica dei modelli Maserati contemporanei. La calandra integra delle alette verticali concave che sembrano essere sospese nell’aria. Le luci diurne a led DRL sono collegate da una brillante linea decorativa con un elemento stilistico al centro. I proiettori sono molto aggressivi: elementi LED al bi-xeno con una caratteristica ciglia all’interno. Lo stesso elemento decorativo è ripetuto nei doppi terminali di scarico. Le luci posteriori sono tridimensionali con elementi rossi esterni e un gruppo centrale bianco all’interno. La loro forma segue armoniosamente la spalla posteriore dell’auto e, in combinazione con i condotti dell’aria sottostanti, dà origine a un impressionante posteriore in puro stile racing. I designer dell’Alfieri hanno introdotto una forma aerodinamica senza incisioni che integra con eleganza gli elementi decorativi unici, i rinnovati condotti dell’aria tripli sui parafanghi laterali. Una silhouette provocante che fa nascere il desiderio di toccare e accarezzare l’auto. I cerchi sono stati appositamente progettati per l’Alfieri. Sono stati forgiati da un unico elemento in alluminio e hanno un diametro di 21″ al posteriore e 20″ all’anteriore. Presentano raggi decorativi che ricordano i classici cerchi a raggi degli anni ’50. Il Maserati Blue è il colore dei raggi decorativi per i cerchi forgiati, delle pinze dei freni, della calandra, dei condotti dell’aria tripli, del diffusore posteriore e delle provocanti ciglia nei terminali di scarico, infine il blu è il colore della firma Alfieri replicata da un vecchio documento ufficiale Maserati e scolpita nel posteriore, nell’incavo della targa. Spoiler del paraurti anteriore e diffusore posteriore sono realizzati in fibra di carbonio con inserti in alluminio.

Interni minimal

Nell’abitacolo da 2+2 posti, semplicità e minimalismo sono i criteri che hanno ispirato i designer. La plancia sospesa si rifà concettualmente a quella della Maserati 5000GT. Il cockpit dal design pulito e ordinato a due tonalità circonda uno schermo TFT.

Gli indicatori analogici sono sostituiti da display TFT che, nel modo di indicare la velocità e il regime del motore, traggono ispirazione dai menu delle moderne macchine fotografiche. A ruotare negli indicatori sono i numeri e non più le classiche lancette. La velocità e il regime effettivi sono visibili come sotto una lente di ingrandimento.

Gli interni hanno una classica configurazione 2+2 con un vano bagagli open space. Gli schienali dei sedili posteriori presentano un particolare design allungato. Ben visibili dall’esterno, aggiungono un senso di dinamismo agli interni. Possono essere inclinati in avanti di 90 gradi e servono a separare il vano bagagli. Gli inserti nei profili dei sedili, la leva del cambio e l’orologio ovale sulla consolle centrale sono realizzati in un unico pezzo in alluminio fresato. Questi componenti sono rifiniti a mano e successivamente anodizzati in color rame naturale. Tutti gli altri componenti in alluminio, come i pedali, i paddle al volante del cambio e le razze del volante stesso sono lavorati a mano e anodizzati in colore Palladium.

I sedili richiamano la tipica forma avvolgente di quelli delle auto da corsa degli anni Cinquanta, ma con un look futuristico e una struttura moderna. I poggiatesta sono semi integrati e i loro profili arcuati fungono da elementi strutturali del sedile. Il volante a tre razze e la corona al centro formano una scultura tridimensionale che sembra essere stata scolpita nella bottega di un artigiano. In effetti la lavorazione è completamente manuale, come quella di tutti i componenti dell’Alfieri. L’orologio ovale con quadrante rosso-blu si ispira ovviamente a un cronografo classico, incluse le due lancette più piccole.

DNA da sportiva

L’Alfieri si basa sul telaio della GranTurismo MC Stradale con passo più corto di 24 centimetri. Le sue proporzioni sono quindi da vera supercar. L’Alfieri è lunga 4.590 mm, ha un passo di 2.700 mm, è larga 1.930 mm ed è alta 1.280 mm. Sotto l’elegante scocca si nasconde la piattaforma cambio-differenziale della Maserati GranTurismo. La forza motrice dell’Alfieri è rappresentata dal motore V8 aspirato da 4,7 litri Made in Maranello che eroga 460 CV a 7.000 giri/min e 520 Nm a 4750 giri/min. Grazie alla speciale configurazione degli scarichi, il raffinato V8 produce un rombo mozzafiato.

Il cambio a sei marce elettro-attuato (MC Shift) è montato insieme al differenziale posteriore a slittamento limitato ed è collegato al motore tramite un tubo di torsione rigido. Grazie al layout cambio-differenziale, l’Alfieri Maserati vanta una distribuzione ottimale del peso con una leggera predominanza al posteriore. Sono impiegati freni a disco carboceramici, ereditati direttamente dalla GranTurismo MC Stradale e combinati a pinze freno Brembo di colore blu.

Fonte dati e foto: www.media.maserati.com
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