Gran Premio di Cina, prima fila tutta rossa e record della pista, entrambe le macchine Ferrari in prima fila, di nuovo dopo 12 anni , era il 2006 l’ultima volta in cui i piloti Ferrari monopolizzando le qualifiche avevano raggiunto insieme la prima fila per due gare consecutive, allora accadde nel GP degli Stati Uniti e Francia con Schumacher e Massa, in quest’anno con Vettel e Raikkonen, in Bahrain e Cina.
Un risultato davvero ottimo, dopo due anni di inseguimento, cercando con tutta la squadra di sistemare il maggior difetto della Rossa SF70H, renderla ancora più forte nelle qualifiche, punto dolente delle stagioni precedenti e oggi con la SF-71H la Ferrari proverà a riportare a Maranello quel Mondiale che manca ormai da 11 anni. Forse non è proprio un caso che oggi uno dei piloti della nuova macchina è Kimi Raikkonen, colui che lo conquistò ai danni della coppia McLaren Hamilton-Alonso nel lontano 2007. Il finlandese insieme a Sebastian Vettel sono i due piloti che Ferrari a scelto quest’anno per puntare al riscatto di tante stagioni costretti ad inseguire gli altri, la SF71H è la 64a monoposto concepita e realizzata per il mondiale di Formula 1 2018 .
È l’evoluzione della monoposto che l’ha preceduta, ma con un passo più lungo, cosa che dovrebbe consentire migliori performance sui circuito dove la velocità è maggiore. Più potenza e maggior carico aerodinamico per essere super competitivi anche sul giro secco e non solo sul passo in gara, sembra questo l’arcano risolto e sembra proprio che il Team Ferrari abbia imboccato la strada giusta, tanto da mettere in crisi il Team Mercedes che ad oggi si chiede cosa fare per reagire a questa macchina che a loro dire “è davvero forte“.
Ritornando all’ultimo GP di Cina, bisogna rendere merito ad un grande Ricciardo che nonostante i problemi al turbo durante le qualifiche che il suo Team ha risolto brillantemente, rimettendolo in gara , va a prendersi la prima posizione con il suo stile tutto particolare e le sue staccate micidiali, un gran premio vinto con merito, ma che lascia alla Ferrari la consapevolezza di potersi giocare il mondiale alla grande .