Bagnoli: un quartiere in balìa dell’amianto e del talento
Il BagnoliJazzFestival è stato un successo decretato dagli abitanti di questa parte della X municipalità, scesi in strada per ascoltare musica ma anche per far sentire la loro voce; la cospicua presenza di pubblico nell’area di Viale Campi Flegrei -pedonalizzata per l’occasione nel tratto dove è presente l’enoteca Vineapolis– è stata la risposta a chi crede che Bagnoli sia un quartiere dormitorio, l’ennesima resulta di un sogno industriale fallito.
Bagnoli non dimentica di essere stato un quartiere operaio, la sua gente non lo dimentica, la musica ce lo grida ancora, come hanno fatto, nella serata del 19 marzo, la Bandarotta Bagnoli coordinata e diretta da ‘O Xangò (Gianluca salerno) che, attraverso le loro percussioni, hanno tentato di amplificare la protesta di un quartiere che attende la bonifica da troppi anni.
A seguire Enzo Metalli Trio (Giuseppe Brandi al basso e Sasà Riemma alla batteria), noto cantautore bagnolese che ha riproposto al pubblico alcuni dei sue pezzi più belli (Nannì, Sara solo per citarne alcuni) con un arrangiamento curato, un lavoro a quattro mani che le ha rese ancor più belle e toccanti, grazie anche alla partecipazione di Francesca Masciandaro ai fiati.
L’aria si riscalda con gli N-RJYA (Dario Palladino vocalist, Gianfranco Siga basso, Luca Augiero piano, Savio Arato chitarra e Fabio Cervera batteria) che hanno ben interpretato il senso della serata con delle personali versioni di alcuni pezzi anni Ottanta che sono parte integrante del loro repertorio (una su tutte, Jump) ma che hanno anche saputo stupire ed emozionare il pubblico, eseguendo alcuni tra i più bei brani di Sting (Fragile, Englishman in New York); l’energia c’è, si vede e si preserva in questo gruppo che suona per il piacere dell’incontro e sa coinvolgere gli spettatori in piazza come nei clubs.
A chiusura della kermesse musicale Hermanos & Friends;
accanto a Max Puglia, Nico Di Battista e Francesco Cavaliere hanno partecipato M’Barka Ben Taleb, Annamaria Bozza, Fredy Malfi, Sasà Mendoza e Mario Sellitto;
l’esperienza di “Hermanos”, il progetto discografico del 2013 che li ha visti insieme per la prima volta, è ritornata prepotente sul palco del Bagnolijazzfestival e ad essa, i musicisti hanno voluto affiancare due brani del loro nuovo cd, su cui vige ancora il massimo riserbo.
Tutto questo accadeva a Bagnoli, dove manifestazioni come questa servono a sottolineare che certi vuoti non sono stati ancora colmati mentre c’è una imprenditoria sana che cerca di muovere l’economia e mentre il Tar rigetta il ricorso che il Comune di Napoli ha posto in essere quando Nastasi è divenuto commissario per la bonifica dell’area.
Attendendo la bonifica, la musica va.
foto di copertina: Pasquale F. Amodeo
ph: Letizia Maffei e Pasquale F. Amodeo