Con un nuovo protagonista parte il lungo tour italiano di “Billy Elliot”, grande Musical che celebra la passione per la danza e il valore dell’amicizia .
Leggero come una piuma e luminoso come un diamante, deciso a spiccare il volo verso il suo sogno straordinario: sarà ancora una volta un imperdibile ‘concentrato’ di tenacia, sorrisi e lacrime l’appassionante storia di “Billy Elliot il Musical”, lo spettacolo diretto e adattato in italiano da Massimo Romeo Piparo che torna ad emozionare il pubblico italiano.
Prodotto dalla PeepArrow Entertainment e da Il Sistina, il musical basato sull’omonimo film di Stephen Daldry sarà in scena al TEATRO PALAPARTENOPE di NAPOLI l’1 e il 2 febbraio, per poi percorrere tutta l’Italia: oltre 20 città, tra cui Torino, Firenze, Genova, Bari e Verona. Dopo l’enorme successo di pubblico e critica delle precedenti stagioni, Billy Elliot si presenta con ancora maggiore entusiasmo e con un cast rinnovato: il volto del celebre ballerino che, nell’austera e bigotta Inghilterra della Thatcher, non vuole rinunciare alla danza sarà quello del giovanissimo Arcangelo Ciulla, già nel cast dello scorso anno.
Con lui nello spettacolo anche altri due giovanissimi talenti, Matteo Valentini nel ruolo di Michael, l’amico di Billy, e Filippo Arlenghi in quello di Kevin, entrambi formati dall’Accademia del Teatro Sistina diretta da Piparo e pronti a farsi valere sulla scena. Ancora una volta per il pubblico il privilegio di un musical dal respiro internazionale, che vanta le musiche pluripremiate composte da Elton John e un cast di incredibili talenti italiani: Luca Biagini nel ruolo del padre Jackie Elliot; Sabrina Marciano in quello di Mrs. Wilkinson (la maestra di danza che scopre il grande talento di Billy); Cristina Noci nel ruolo della nonna, Donato Altomare ed Elisabetta Tulli, il fratello Tony e la mamma di Billy.
Nel cast anche 30 straordinari performer coreografati da Roberto Croce. La direzione musicale è del Maestro Emanuele Friello, le scene sono di Teresa Caruso, i costumi di Cecilia Betona, l’impianto luci di Umile Vanieri. “Io non ho bisogno della mia adolescenza. Ho bisogno di ballare!”: è già racchiusa in questa frase la potenza della storia di Billy, il ragazzo che per amore della danza sfida anche l’ottusità di un padre e un fratello che vorrebbero diventasse pugile. A far da sfondo alla sua avventura, che ha nutrito sogni e speranze di intere generazioni di talenti, l’Inghilterra delle miniere che chiudono e dei lavoratori in rivolta, ma anche il mondo della danza, fatto di poesia e di faticose ore di prove. Come in ogni grande storia, ad accendere le emozioni ci pensano grandi valori come l’amore, la determinazione, la voglia di farcela, ma anche l’amicizia tra adolescenti, che riesce a far superare ogni discriminazione di orientamento sessuale.
Basato sull’omonimo film di Stephen Daldry del 2000, Billy Elliot The Musical ha debuttato nel West End (Victoria Palace Theatre, Londra) nel 2005 ed è stato nominato per nove Laurence Olivier Awards – il massimo riconoscimento europeo per i Musical – vincendone ben quattro. L’incredibile successo conseguito ha fatto sì che lo spettacolo approdasse anche a Broadway nel 2008 dove ha vinto dieci Tony Awards – gli Oscar del Musical – e dieci Drama Desk Awards.