Brad Mehldau Trio al Teatro Bellini emozioni al ritmo di jazz, swing e ballad.
Il jazz quando lo ascolti, devi liberare la mente da preconcetti musicali, lasciare che le note dei vari strumenti a volte ben separati tra loro, a volte come fossero uno solo , ti entrino dalle orecchie per invadere poi tutto il corpo con il loro ritmo. Tantissimi musicisti, noti e altri che cercano di farsi conoscere ed apprezzare, hanno scelto di suonare questa musica, percorrere questa strada, qualcuno dei nuovi ci riesce ma tantissimi sono improvvisati musicisti jazz o quasi.
Quando poi ascolti le ICONE di questo genere musicale così antico ma così attuale, ed ascolti le atmosfere che riescono a creare, i colori e le sfumature che riescono a farti percepire e che ti avvolgono completamente, solo allora, forse, riesci ad apprezzare ed a capire cosa è il Jazz.
Brad Mehldau è uno di questi magnifici Artisti e Musicisti Jazz, ieri sera al Teatro Bellini di Napoli, con il suo trio storico, il contrabbassista Larry Grenadier, ed il batterista Jeff Ballard, ha strabiliato i presenti, inondando il teatro con le note e lo swing a tratti sincopato a tratti melodico dei suoi brani, accarezzando il piano con una delicatezza incredibile, dettando il ritmo al contrabasso ed alla batteria, praticamente quasi il contrario del solito spartito classico, un’ora ed un quarto ininterrotti di concerto e due bis concessi al pubblico che alla fine di ogni brano o assolo dei tre musicisti, non ha lesinato in applausi ed ovazioni.
Ma chi è Brad Mehldau, ancora per chi non lo conoscesse, è una delle stelle più luminose del firmamento pianistico contemporaneo nonché uno dei più profondi conoscitori delle dinamiche del piano trio, ambito espressivo che coltiva sin dai primi anni ’90 e che ha scandagliato a fondo e continua a farlo proficuamente, nei soi concerti propone una formula consolidata ma ancora capace, come nel suo caso, di regalare appassionanti novità.
Dai cinque volumi di The Art of The Trio a Brad Mehldau Trio Live, passando per Places, Anything Goes e Day Is Done (primo album con Jeff Ballard alla batteria), fino al recentissimo Ode, l’indagine musicale di Brad Mehldau e dei suoi partners si è sempre rivelata ricca di sorprese, anche grazie alla contaminazione di materiale proveniente da oltre i confini del jazz come Nick Drake, Radiohead, Beatles , Nirvana e Massive Attack.
Una serata indimenticabile per i tantissimi appassionati e seguaci di Brad Mehldau ricorderanno a lungo, almeno fino alla sua prossima apparizione a Napoli, che ormai sembra, buon per noi, un passaggio annuale obbligato.
La scaletta dei brani presentati dal Trio:
SEHNSUCHT di Brad Mehldau
CARAVAN di Duke Ellington
INCHWORM di Frank Loesser
TEN TUNE di Brad Mehldau
FROM THIS MOMENT ON di Cole POrter
BUT BEAUTIFUL di Jimmy Van Heusen e Johnny Burke
INTO THE CITY di Brad Mehldau
THAT OLD FEELING di Sammy Fain e Lew Brown
MY FOVORITE THINGS di Rodgers and Hammersteirn