Con questo titolo ha presentato il cantautore Peppe Cirillo il suo ultimo lavoro il 17 ottobre ad Aversa nel Teatro Cimarosa.
Piccolo accogliente teatro, che da qualche anno è ritornato al suo giusto ruolo di veicolo d’arte e cultura, titolato all’ illustre musicista Domenico Cimarosa, che qui ebbe i natali; salotto delicato e raffinato che ospita significativi progetti quali: “Canzone d’Ajere”.
Cirillo, napoletano ma aversano d’adozione, ormai vive in questa città da diversi anni. E’ riuscito ad inserirsi bene, in un contesto di provincia; potrebbe vivere ovunque e sentirsi a suo agio. Persone dinamiche, socievoli come lui vivono con rispetto e curiosità l’incontro con l’altro. Questo è quello che più ha colpito i presenti alla serata. Autore da sempre dei suoi brani, solo nel 2010 esce con un cd “Terra di Nessuno” dove si propone per la prima volta come cantante. Nove canzoni scritte e musicate da lui, dove cerca di esporre vizi e virtù di Napoli.”Più a Sud” e “Sono favole”, arrivano qualche anno più tardi.
Appartiene al filone di De Crescenzo, Daniele, Buonocore; quelli che raccontano a modo loro il mondo circostante, vestendolo di note riflessive e/o romantiche, portando il linguaggio napoletano, universalmente compreso. Ha presentato in questa occasione tutti brani presenti nel cd, da “ Matalena a “Il silenzio”. E’ stato un viaggiare dentro Napoli, rimanendo seduti nelle poltrone. Tra i vicoli, i paradossi, i problemi e le caratteristiche di questa grande e complessità città, fino ai turbamenti che animano chi popola questa realtà.
Accompagnato da un parterre di musicisti di gran livello, è riuscito a veicolare e armonizzare il tutto . Alla fisarmonica -strumento che da sempre affascina- ha incantato Sasà Piedepalumbo, al contrabbasso Roberto Giangrande, Franco Ponzo alle chitarre, Pino Ciccarelli al sax, Gianluca Mirra alla batteria e Vittorio Orabona al mandolino. Strumenti classici che da sempre affiancano la classica canzone napoletana, insieme a quelli d’impronta jazz, hanno creato un mix avvincente, ben ritmato che recava la firma degli arrangiamenti di Pino Tafuto al pianoforte, musicista affermato che collabora da anni con i più grandi nomi del panorama nazionale.
Abbiamo chiesto cosa gli è rimasto più impresso nel progettare e realizzare questo lavoro; risponde con la semplicità e la schiettezza che gli appartiene. “Il primo incontro con i musicisti senz’altro. Appena due giorni prima ( il 15 ottobre ), ho incontrato Sasà Piedipalumbo ed è stato come se ci conoscessimo da sempre. Idem con Franco Ponzo, Roberto Giangrande, Gianluca Mirra.
Quando Pino Tafuto gli chiese da quanto li conoscesse, lui rispose: “mai visti prima”. Suonavano per la prima volta insieme i suoi brani ed erano felici di farlo. A seguire un messaggio da parte di Pino Tafuto :”sei un grande uomo ed artista” l’ha commosso e non poco, data la stima enorme e meritata che lui ha, di quest’ultimo. Scrive col cuore,tutto qua!…Non ci sembra poco. Diversi sono i progetti in cantiere nel prosieguo di questo lavoro, di cui ora non può dirci di più, ma ci anticipa che forse ci sarà anche qualche trasferta nella verde Irlanda.
Come piacevole abitudine in questi eventi, vi è la visita di amici musicisti ad omaggiare l’artista che si esibisce. Sul palco abbiamo visto Mario Maglione che ha incantato con alcuni brani del repertorio classico napoletano e poi “il Giardino dei Semplici”con un nuovo brano e un medley di brani storici,preceduti una stupenda fusion con Peppe Cirillo su “ Damme” .
Una gran bella e piacevole serata ,ricca di incontri propositivi e di alto livello.
Ringraziamo Peppe Cirillo per la gentile e fugace intervista.
photo & video Angela Garofalo