Il rapper campano si aggiudica il premio per la “miglior reinterpretazione dell’opera di Fabrizio” per l’edizione di quest’anno.
Il Premio intitolato a Fabrizio De Andrè, giunto alla quindicesima edizione, si pone l’obiettivo di promuovere il meglio della canzone d’autore: agli autori, ai compositori, agli interpreti e agli esecutori di musica italiana (esordienti o non noti al grande pubblico) si richiede di manifestare, attraverso i più diversificati stili musicali, una creatività non vincolata alle mode, ai generi e ai falsi concetti di commerciabilità, al fine di ridare originalità e vitalità alla produzione artistica, all’insegna della qualità e della libertà artistica.
Patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André, con la direzione artistica di Luisa melis e Massimo Cotto, il premio vivrà la sua serata conclusiva il I° dicembre, presso l’Auditorium Parco della musica di Roma; nella sala Sinopoli verranno premiati, infatti, oltre a Clementino, i Negrita con il premio alla carriera, mentre numerose sono le esibizioni previste nelle varie sezioni. Poesia, Pittura e ben 12 finalisti per la sezione musica, tra cui ritroviamo Isole Minori Settime con “Non cambiare traccia”.
Con loro si contenderanno il premio Fabrizio De Andrè 2016:
Efuza (con “Montecristo”)
Emanuele Ammendola (con “Saglie”)
Massimo Francescon Band (con “Sognando la rivoluzione”)
I Profugy (con “Nun da’ retta”)
I Pupi di Surfaro (con “Li me’ Paroli”)
I Treni non portano qui (con “Walter White”)
Livio Livrea (con “Nonostante Tutto”)
Nunzia Carrozza, vincitrice del sondaggio di Repubblica.it (con “Filastrocca”)
Rosso Petrolio (con “Riflessioni sullo schermo del computer”)
Samuela Schiliro’ (con “Niente che non sia tutto”)
Tamuna (con “Accussì”)
Vito e le Orchestrine (con “Ho paura”).