Danise sbarca in Brasile con il suo progetto che vuole la musica alla portata di chi la ama.
Il musicista e compositore napoletano, figlio di un talentuoso chitarrista, che annovera tra i suoi maestri anche Roberto De Simone e Miriam Longo, oltre ad importanti collaborazioni con colleghi partenopei e non, presenterà in Brasile, a Porto Velho, il progetto “Danise on the road” grazie al quale ha suonato nelle piazze, nei vicoli di Partenope e in siti di elevato interesse culturale come la Solfatara di Pozzuoli, nelle notti bianche e sul Lungomare di Via Caracciolo attirando, con il suo pianoforte e la sua genialità, turisti incuriositi e amanti della musica.
Fin dal 2014, infatti, Vincenzo Danise lancia questo guanto di sfida all’industria della musica e dell’entertainment creando questi happennings pubblici, quasi a sorpresa, per dimostrare che
non c’è miglior modo che suonare nelle piazze alla portata di tutti, permettendo così un avvicinamento del popolo all’arte
e chi ha presenziato ad una delle tappe di questo tour, può testimoniare che l’effetto sorpresa viene presto sostituito dallo stupore e dall’incanto che questo giovane e validissimo artista sa creare e diffondere tra il pubblico che non lo sceglie ma lo incontra.
L’esperienza brasiliana che partirà il primo febbraio fino al 15, è frutto di una sinergia che parte da lontano e vede coinvolti Acuda e l’ IGAT; la prima sigla cela il sogno -datato ormai 2000- di Luis Marques di prestare aiuto alle famiglie dei detenuti accalcati all’esterno del carcere di Porto Vehlo, in attesa del colloquio con i loro congiunti. L’ Istituto di psicoterapia della Gestalt e di Analisi Transazionale si inserisce in questo quadro nel 2015, con il progetto del suo direttore, Antonio Ferrara, che, attraverso il Teatro Trasformatore, permetterà l’accesso ai detenuti ai suoi seminari di spiritualità e psicoterapia per consentire il risveglio del loro potenziale umano.
Ed è su questo scenario che si muoveranno le note l’impegno il talento di Vincenzo Danise nei confronti della popolazione carceraria di Porto Velho, attraverso concerti e workshop, oltre che attraverso la rivisitazione dell’inno cittadino per quella che è la capitale dello stato di Rondonia, dove arriverà il volto pulito di quella Napoli che condivide arte e creatività.