L’ artista che si divide tra teatro e musica esce con il suo nuovo album
Questo è un disco noir in cui l’autore, come un investigatore, cerca di trovare il senso della propria storia che, come una strada di notte, è illuminata solo per alcuni tratti dai lampioni. Vaghe supposizioni contiene nove tracce, nove indizi su Denis Guerini.
«Cosa uccide in certi momenti, forse la scarsa chiarezza dei nostri sentimenti». Denis Guerini affronta il tema del dubbio in modo ironico e intimistico al tempo stesso.
Nel brano “La terrazza” lo slancio estatico dell’amore viene raccontato nella sua umanità: l’abbraccio fra il desiderio di lasciarsi andare e le paure ad esso connesse; oppure il confronto fra il perdersi e il cercare di ritrovarsi come elementi di una indagine sempre aperta, un volo alternato fra la ricerca di valori solidi e le distrazioni di una rincorsa verso l’appagamento edonistico, raccontato ne “Il merlo e la gazza”. La ricerca continua investe anche l’ambito civico e sociale, descrivendo il dissenso fra le due anime interiori, quella che vorrebbe allinearsi all’etichetta del decoro e della moralità pubblica e l’altra invece, più coerente con le proprie pulsioni, da non mostrare, come raccontato nell’ “Orgia dell’esplicito”.
Ogni brano fa luce su un aspetto della vita – l’amore, la memoria, la tradizione, il quotidiano, le relazioni – ma manca una luce che ci racconti una verità che leghi tutti questi fili in una trama riconoscibile, definitiva. Ogni ambito dell’esperienza fornisce solo verità parziali, da intrecciare tra loro a trovare un senso che sciolga tutti i dubbi: «perché l’artista è un indagatore senza risposte sicure, inventa indizi per dare un volto al suo assassino esistenziale».
Denis Guerini, artista di Crema, classe 1976, nasce musicalmente batterista e comincia a suonare nel 1996 coi Kromos, per poi passare ai Karnea; dopo il 2000 scopre la passione per la scrittura. Entra nel vivo la sua produzione cantautorale, la sua continua investigazione della realtà, profonda e osservatrice, condita da immancabile ironia. Nel 2007 realizza il primo album, “Personaggi da guardrail”, nel 2009 arriva “L’ultimo della classe” da cui è tratto il video della canzone “Ah beh sì…”. Nel 2011 scrive in collaborazione con lo scrittore Emanuele Mandelli lo spettacolo di teatro-canzone “È facile smettere di essere ottimisti (se sai come farlo)”.
Nel 2012 i sei brani cantati durante l’esibizione entrano a far parte dell’ album “I giorni della fionda”. Da questo lavoro vengono realizzati anche due video girati dalla regista Elisa Tagliati “Luisa sente le voci” e “L’ipocondriaco”. Giusto un anno dopo inizia il teatro. L’approccio al palco da attore e non più da scrittore di brani musicali fa evolvere ulteriormente la produzione artistica, anche nell’impatto scenico.
Nel 2014 in uscita tra ottobre e novembre l’album “Vaghe supposizioni” figlio della continua ricerca sia musicale che visiva. Proposto in ascolto in alcuni teatri, condito da video proiezioni realizzate dalla video maker Elisa Tagliati. La vena cantautorale di Guerini si lega ancora di più alla ricerca essenziale dei suoni creando un prodotto artistico che va oltre la canzone abbracciando il teatro appunto ed il dialogo.
Cantautore. Cantastorie. Indagatore.
Etichetta “VOLUME!” RECORDS