Esclusiva – Agenore Maurizi:”Infantino persona di una lealtà unica. Caccavallo giocatore straordinario, ma sfortunato”


Agenore Maurizi, l’attuale allenatore del Latina ai nostri microfoni

Agenore Maurizi,  l’attuale allenatore del Latina,  è intervenuto “Al Bar di Magazine Pragma”. Di seguito le sue dichiarazioni:

Come si è trovato a Latina?

Sono arrivato a Latina a fine ottobre e la stagione era già abbastanza compromessa, però la società aveva ambizioni di classifica migliori, ero la prima che scendevo nei dilettanti e non mi sono trovato bene ne dal punto di vista professionale ne della gestione., non ero abituato alla regola degli under ed i cambi obbligatori. A Latina sto comunque bene, il direttore è molto bravo, l’ho fatto per andare a vincere.ho un accordo di massima per rimanere. Sono in contatto con un paio di squadre di Serie C.

Infantino recentemente ha dichiarato che le  è il tecnico con cui si è trovato meglio

Ho fatto della mia professione l’unica fonte di guadagno, cerco di trasmettere valori umani. Con Saveriano ci siamo conosciuti ad Ischia, veniva da stagioni  bruttissime, era reduce da infortuni, lui voleva venire a Messina ma io l’ho convinto a venire da me. Abbiamo stretto un rapporto importante, ho cercato di farlo stare il più possibile in area di rigore, lui s è trovato bene, era abituato a lottare in ogni zona del campo e forse era troppo dispendioso. In quella stagione fece 13 gol, l’anno dopo andò a Carrara, poi Matera dove fece moltissimi gol. Ha trascorso due/tre anni bruttissimi fino a quando con me a Teramo nel girone di ritorno fece 12 gol. Abbiamo instaurato un ottimo rapporto umano, è una persona di una lealtà unica, vede la porta in maniera molto marcata, bisognava solo saperlo gestire.

E’ il modulo che si deve adattare ai giocatori, o il contrario?

Io ho sempre allenato per principi, quindi ho sempre adattato le caratteristiche dei giocatori cercando do creare un modulo, ad Ischia quando sono arrivato la squadra giocava un 3-4-3 e ci siamo messi 3-5-2, sono i principi di gioco che fanno la differenza. I sistemi si adattano alle caratteristiche dei giocatori, il vero protagonista è il calciatore.

E’ d’accordo sul fatto che ci voglia una riforma dei campionati?

E’ difficile essere più o meno d’accordo su valutazioni che noi non possiamo fare, la Serie B a 40 squadre sarebbe curioso sapere che cosa vanno a vedere dal punto di vista economico. Ci sono Paesi dove hanno Serie A, B e C, m è comunque difficile vedere così tante squadre nei campionati professionistici come da noi.

Qual’è il giocatore più forte che ha allenato?

Il calciatore deve essere valutato in 4 aree,  tecnico, tattico, fisico e psicologico. Ho allenato calciatori che stanno facendo una carriera importante, Pasvoletti, Scognamiglio, Matteo Di Piazza, con La Camera sono andato molto d’accordo, con Luca Ricci e Caccavallo. Peppe è un giocatore straordinario solo che nella sua carriera ha avuto molti infortuni, poteva fare una carriera migliore.

Lei è più Ronaldo o Messi?

Sono due giocatori straordinari, Messi è inquadrato in un sistema fi gioco ben chiaro, Ronaldo è stato più anarchico nella sua carriera ed ha dei colpi straordinari. A ma piacciono giocatori tipo Platini o Falcaoo Iniesta.

 

 

 

 

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