Everton vs Crystal Palace 3-1, le pagelle dei Toffees: la qualità fa la differenza…


Dopo Everton vs Crystal Palace 3-1, ecco le pagelle con tutti i voti dei Toffees.

PICKFORD: 7 – Almeno tre parate di grande caratura, con istinto e prontezza di riflessi. Subisce gol da calcio di rigore, ma non si può di certo imputarglielo. Prestazione di spessore a rinforzare la sua candidatura a titolare dell’Inghilterra per i Mondiali di Russia 2018.

COLEMAN: 6.5 – Gioca un primo tempo a tutta, con continue sgroppate sulla fascia destra, a dimostrazione del suo competo recupero fisico, ma sopratutto mentale, dato che non sempre è facile tornare ai livelli precedenti l’infortunio. Esce ad inizio ripresa, forse per un leggero problema fisico.

KEANE: 5.5 – Per la prima volta in coppia con il neo-acquisto Mangala, non trova le giuste misure specialmente in fase di impostazione e rischia molto perdendo palloni sanguinosi sulla trequarti nella prima metà del primo tempo. Poi col passare dei minuti riesce a raddrizzare parzialmente la sua prestazione.

MANGALA: 5 – Iniziamo facendogli gli auguri di pronta guarigione dopo quella che sembra essere una forte distorsione (si spera) occorsagli a fine primo tempo. Episodio che comunque non cancella gli errori commessi in precedenza. Nel primo quarto d’ora rischia molto con un retropassaggio al limite e con una palla persa sulla propria trequarti che fanno tremare i tifosi sugli spalti e sui divani di casa.

MARTINA: 6 – Anche lui come Mangala inizia male, ma l’ex Southampton a differenza del francese ha la fortuna di giocare anche il secondo tempo e far lievitare la sua prestazione insieme a quella di tutta la squadra. Ottimo l’assist che conduce al secondo gol, quello di Niasse, che deve solo spingere in rete il suo cross.

DAVIES: 6.5 – Nel primo tempo disordinato e disorientato, poi invece sale in cattedra la sua qualità e insieme a Rooney comincia a gestire come si deve i palloni che passano per il centrocampo Toffee. Nel finale il gol da opportunista che chiude la partita, il 3° con la maglia dell’Everton (1° quest’anno), e forse sono ancora un po’ pochi considerando le sue enormi qualità negli inserimenti.

GUEYE: 7.5 – Diga di centrocampo insuperabile. Ad inizio partita va anche vicino al gol, non proprio nelle sue corde, con una conclusione dalla grande distanza che costringe Hennessey ad intervenire mandando la palla in corner. Copre tutto e rincorre ogni avversario e con Davies e Rooney ai propri fianchi si sente forse più al sicuro quando deve giocare la palla. Esce quando mancano circa 10 minuti tra gli applausi dei tifosi, che gli riservano l’ovazione.

ROONEY: 6 – Da lui ci si aspetta sempre e comunque di più. Oggi ha svolto “soltanto” il suo compito, cioè quello di dare ordine alla squadra. Schierato molto basso, spesso si trova addirittura come ultimo uomo davanti alla difesa per andare a chiedere palla e giocarla.

WALCOTT: 7.5 – Abbiamo rivisto finalmente il giocatore devastante dell’Arsenal di qualche stagione fa: quello imprendibile e con qualità invidiabili, capace di spaccare le squadre con i suoi scatti da centometrista. Non arriva la firma sulla partita, ma le sue giocate difficilmente andranno via dalla memoria dei difensori del Crystal Palace.

SIGURDSSON: 6.5 – Schierato largo a sinistra dopo il “turno di riposo” concessogli da Allardyce, torna subito decisivo sbloccando una partita altrimenti rognosa, con una conclusione in cui mette precisione e anche una discreta potenza. Nonostante un inizio a stento e una squadra che fatica a sbocciare, i numeri ora parlano chiaro: 30 partite, 6 gol e 5 assist…

NIASSE: 7 – Sembrerà quasi un ripeterci, ma è bene ricordarlo sempre: la qualità (poca, pochissima) è quella che è, ma ho un amico che ha detto “questo ragazzo ha qualcosa di speciale”. Come posso dargli torto? Silenzioso come pochi altri, nei suoi occhi quando segna la sua squadra si intravede tutta la gioia di chi per arrivare fin qui ha sofferto e lottato, anche se c’era chi non lo considerava in grado nemmeno di allenarsi con la prima squadra. Il gol non è un capolavoro del colpo di testa, anche perché la prende male e così facendo spiazza il portiere, ma il voto è dettato soprattutto dalla voglia di giocare ed aiutare la squadra a vincere, come dimostra l’azione del gol di Davies, in cui è stato fondamentale. Se arriverà qualcuno migliore di lui (o Tosun e Calvert-Lewin si dimostreranno superiori), ben venga, ma al momento me lo tengo stretto.

WILLIAMS: 5.5 – Entra e non fa grandi errori, fino al momento in cui rimette in gioco una partita praticamente chiusa causando un rigore saltando in modo scoordinato e con le braccia alte.

KENNY: 6 – Svolge il suo compito dopo aver appreso dalle sgroppate di Coleman nel primo tempo. L’irlandese può essere un grande maestro per il giovane Kenny, che per il momento sta dimostrando comunque di avere già buonissime qualità.

SCHNEIDERLIN: s.v.

ALLARDYCE: 6 – La squadra vince senza strafare, ma stavolta quantomeno la formazione mandata in campo è quella giusta, con i giocatori di maggior qualità (Coleman, Davies, Rooney, Sigurdsson e Walcott) in campo tutti contemporaneamente. La loro presenza consente di giocare con più spigliatezza e rischiando forse anche qualcosina in più. C’è comunque da mettere in conto che si giocava (in casa) contro una squadra inferiore sotto tutti i punti di vista, e tra l’altro rimaneggiata dai molti infortunati. Questi sono 3 punti che ci teniamo stretti.

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