Arriva Mandorle,il primo album del duo napoletano Fede ‘n’ Marlen dopo gli EP Stalattiti e Stalattiti Live del 2013,un titolo che racchiude tutta l’esoticità, la mediterraneità, essenza di questo duo.
È uscito di recente il lavoro discografico di Fede ‘n’ Marlen al secolo Federica Ottombrino e Marilena Vitale, dal titolo Mandorle per Europhone Records, arrangiamenti Arcangelo Michele Caso. L’album Mandorle è stato registrato e missato al TP Studio di Napoli, si avvale della partecipazione di artisti napoletani di pregio come Ciro Tuzzi , leader degli Epo e lo stesso arrangiatore Arcangelo Michele Caso.
Dodici brani in Mandorle, dove le voci e gli strumenti fondono armoniosamente testi che alternano la lingua madre il napoletano – col carico di sofferenza e passione endemica della città di Napoli – passando da un pugno allo stomaco ad una carezza, volando a diverse latitudini. “Mandorle” è il profumo, la scoperta e la fatica di un viaggio zaino in spalla, travalica confini e frontiere, accogliendo in grembo tutta la magia delle musiche e dei ritmi del mondo. Con lo scorrere dei brani, si alternano visi, paesaggi che transitano davanti ai nostri occhi, percorrendo meridiani e jet lag virtuali.
Partendo dal ventre di Partenope, passa e ingloba le note più roventi del ritmo ispanico, lo modella nell’incanto del Fado portoghese e salta lontano, dall’altre parte dell’oceano, per colorarlo di alma latina. Talento, passione, duttilità vocale di questo duo che conquista dal primo ascolto. Ogni brano è un microcosmo che parla di sé. Ne sono un esempio i titoli: Corallo, Lucciola d’inverno, Respiro , Il ventre della sirena, Otto venti ,Frutti di marzo, per citarne alcuni, che evocano spesso gli elementi della terra. Un album che denota il continuo gioco di voci, punto nodale del duo Fede ‘n’ Marlene, cambi di registro e tonalità diverse sono il loro terreno preferito su cui conquistano il pubblico divertendosi.
Un lavoro che pensiamo valga la pena ascoltare live, dove il duo Fede ‘n’ Marlen dà il meglio del proprio talento abbracciando l’improvvisazione. Alla fine, dopo averle ascoltate, sarà come al ritorno da un lungo viaggio; mentre riporrete lo zaino gli occhi fisseranno a lungo lì, in alto a sinistra dove vivono i ricordi,nei paesaggi e profumi che avrete attraverso lungo il tempo di un brano.
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