Seconda prova discografica, matura ed eterogenea, per il cantautore ligure dopo le entusiastiche opinioni sul suo disco d’esordio.
Mentre “Fuori dal comune” era un album sulla comunicazione e sulle relazioni “Non sono mai stato qui” (Tomato/CNI) parla di tutto ciò che cambia e del valore dell’esperienza. Si parla di ciò che perde importanza e significato e resta forse solo proprio grazie alle canzoni. L’album è stato realizzato presso Hilary Studio a Genova dove da Marzo a Ottobre 2012 con l’aiuto di Rox Villa,Paolo Magnani, Maurizio De Palo, Dario La Forgia e Michele Savino sono state forgiate le nuove canzoni. L’ampiezza espressiva si arricchisce di nuovi linguaggi che elaborano nuove storie, sempre visibili e vivibili nella narrativa dell’autore. Si passa dall’ironia alla rabbia e al sentimento sempre con lucidità e una dose di inquietudine che ravviva ogni situazione. Il disco contiene le collaborazioni con giovani artisti di grande prospettiva come Sergio Pennavaria e Chiara Ragnini oltre che noti strumentisti come Claudio Bellato e Fabio Biale. L’album ha tempi diversi e ritmi inaspettati, imprevedibili e anche se il sentimento la fa da padrone c’è sempre un taglio originale e disincantato nell’affrontare anche le tematiche più comuni. Le canzoni sono una macchina del tempo e detengono il potere di trasportarci in luoghi della nostra memoria e delle nostre illusioni in cui riusciamo a vivere pur dovendo ammettere di non esserci mai stati veramente. “Non sono mai stato qui” è la dichiarazione di indipendenza dai luoghi e dai tempi della vita sociale. La rivendicazione del diritto a non viversi come una prigione e a liberarsi, non utilizzando la fuga, ma l’introspezione lucida ed ironica.
Il mondo di Geddo nasce negli anni 70 ad Albenga in provincia di Savona. Dopo aver vissuto tra Milano e Genova per motivi inerenti l’impiego del padre si trasferisce nella città natia dove i genitori cominciano ad occuparsi dello storico negozio di famiglia di stoffe, tappeti e oggettistica per la casa. Così tra mille strane forme e una girandola di colori la chitarra diventa ben presto l’inseparabile compagna dei suoi sfoghi adolescenziali: prolungamento emotivo e sintesi essenziale. Tornato a Genova, scopre il centro storico, i club, il mondo universitario, i centri sociali e tutto il fermento della città estremamente legato ai classici cantautori della storia genovese, trovando anche il tempo di laurearsi in Giurisprudenza. Saltuariamente torna in riviera dove fonda i Fine Cats, travolgente band di rock blues. Nel frattempo a Genova porta avanti nei club nascosti del centro storico un repertorio personale più intimo e disperato, ma saldamente ironico. La sua è comunque una carriera nata tardi e coltivata male e quando torna a vivere in riviera, finita l’esperienza universitaria, si trova a cominciare da zero in una situazione molto diversa senza punti di riferimento musicali. Riponendo le basi dei propri progetti si attiva per dare alla riviera una dignità musicale contribuendo a creare un mondo collaborando alla direzione artistica di molti locali tra cui soprattutto il mitico Ferrocarril di Imperia che prima di essere ucciso dalle solite cieche istituzioni locali grazie a Geddo farà da base per Max Manfredi, Zibba, Faso, Meyer, Menconi, Folco Orselli e ospiti anche internazionali. Geddo resta convinto che la musica sia un mondo e che vada portata avanti nei suoi aspetti veri nel suo complesso e quindi da sempre si adopera in prima persona per la promozione del talento e dell’arte con passione e impegno pari a quella utilizzati per i propri percorsi personali. Ad oggi Geddo è anche membro attivo di un’associazione culturale che organizza, tra le altre cose, un importante festival di musica e teatro che si chiama SU LA TESTA. Il 2010 lo vede fialmente incidere il primo album di canzoni dal titolo “Fuori dal comune” che raccoglie entusiastiche recensioni da tutta la stampa specializzata, che lo giudica una delle più fresche novità del panorama cantautorale ligure ed italiano. La canzone Genova ottiene una menzione speciale al premio Donida 2010 ed il singolo Ti voglio resta nella classifica di gradimento delle radio Indie per oltre 100 giorni.
L’AltopArlAnte – PromoRadio & Ufficio Stampa
www.laltoparlante.it – info@laltoparlante.it