“Senza paracadute” è il nuovo singolo di Giovanna D’Angi cantato in coppia con Luca Madonia. La canzone è stata scritta e prodotta da Raffaele Andrea Viscuso ed è un inno alla positività ed un invito a credere in sé stessi e nei propri sogni! Il testo di Senza paracadute, che è anche la “title track” dell’omonimo disco, esplora infatti i temi della forza interiore e del credere nei propri sogni.
All’interno della canzone, infatti, l’autore menziona una celebre frase del poeta e drammaturgo tedesco Goethe: “Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, incominciala. L’audacia ha in sé genio, potere e magia”
Ad impreziosire la canzone la presenza di Luca Madonia, noto cantautore che dopo le esperienze con i Denovo insieme al collega Mario Venuti, ha continuato la propria carriera di solista in qualità sia di interprete che di autore per altri grandi artisti quali Morgan, Patty Pravo, Carmen Consoli, Gianni Morandi, Franco Battiato.
Nonostante i tuoi innumerevoli successi teatrali, sei tornata alla musica, ovvero il tuo primo amore, quindi è vero che il primo amore non si scorda mai?
Potrebbe sembrare una frase fatta, ma non lo è.
Ho iniziato a cantare all’età di 3 anni e non credo di aver mai fatto altro. La musica è sempre stata parte integrante della mia vita, tutte le mie scelte son state fatte in funzione di essa.
devo tanto al teatro, mi piace poter “essere qualcun’altro” ma la musica mi dà la possibilità di essere me stessa, di poter mettere a nudo ogni mia emozione … la musica mi ricorda chi sono … come poter dimenticare un amore così forte?
Come mai la scelta del singolo è ricaduta su “senza paracadute”? ha un significato particolare per te?
Senza paracadute arriva in un momento storico molto particolare e difficile per tutti noi.
Arriva in un momento di estremo bisogno di pensieri felici, di ottimismo.
Quale messaggio migliore di quello di non arrendersi mai, di inseguire sempre i propri sogni a costo di andare contro corrente e contro il parere della gente che vorrebbe altro per te! Quale messaggio migliore del lanciarsi con fiducia, perché finché avremo i sogni, non cadremo mai!
Parliamo di cambiamenti… sia dal punto di vista artistico che personale, cosa è cambiato dall’inizio della tua carriera ad ora?
I cambiamenti sono stati senza dubbio tanti, avevo 19 anni quando calcai per la prima volta il palco del festival di Sanremo, ero una bambina (per quei tempi) adesso ne ho… qualcuno in più e ne son successe di cose.
Sono cresciuta, ho avuto modo di confrontarmi sempre con tante, ma tante persone (amo il confronto) è cambiato il mio modo di vedere e vivere la musica, il teatro mi ha fatto crescere molto, ma il cambiamento più grande è stato senza dubbio quello fisico.
Son sempre stata una “cantante di peso” all’inizio era un problema, per me e per il mondo che mi circondava, diciamolo, in Italia ci son sempre state e purtroppo ci sono ancora questo genere di discriminazioni, poi il mio peso è diventato il mio punto di forza, ho cominciato a lavorare tanto grazie alla mia fisicità, per un po’ ammetto di essermi rifugiata in questa cosa, poi però qualcosa è scattato. Adesso che riesco a prendermi più cura di me mi amo un po’ di più e vedo che risponde anche il mondo che mi circonda.
Ci sono persone nella tua vita che ritieni “fondamentali” per la tua crescita professionale?
Se la musica e l’arte sono diventati il mio lavoro è perché ho avuto accanto chi mi ha sempre spronata ad andare avanti, a credere nei miei sogni e a lottare per essi.
Inutile dire che le figure fondamentali nella mia vita sono stati, sono e saranno i miei genitori: mamma è la donna più forte che conosca e spero di diventare come lei, papà purtroppo non c’è più da qualche anno, lui era quello che mi portava ovunque, quello che ci credeva più di me, quello che mi ha trasmesso tutto questo amore e mi ha sempre spinta a lavorare in un certo modo. Devo a lui le mie doti interpretative… ho sempre in mente una cosa che mi diceva ogni volta che studiavo un brano nuovo. “Come puoi emozionare le persone se non sai cosa stai dicendo e se non dai peso ad ogni parola?” mi son sempre impegnata affinché sia sempre fiero di me, anche se mi guarda da un’altra prospettiva.
Questo è il motivo per il quale amo interpretare i brani che mi scrivono! Perché amo dar voce all’emozione delle persone.
Ci son altre persone che mi hanno permesso di crescere tanto professionalmente, ma una voglio citarla perché senza di questa non sarei qui a rispondere a queste domande.
Raffaele Viscuso, autore e produttore artistico di senza paracadute, non solo singolo, ma anche album, ecco, lui forse è quello che ci ha sempre creduto, anche quando io ho vacillato, lui è sempre stato lì, pronto ad andare sempre oltre, pronto a lanciarsi con me, senza paracadute!!
Il duetto con Luca Madonia?
Bellissimo! Ho sempre amato i Denovo! Quando si sono divisi è stato un colpo al cuore! Ma ho continuato ad ascoltare sia Mario Venuti che Luca Madonia. Entrambi, anche da solisti, hanno scritto pagine importanti della musica italiana. Quando Raffaele (Viscuso ndr) mi ha detto che Luca aveva accettato di realizzare il duetto ero felicissima! Ma la soddisfazione più grande è stata nel sentire il brano finito con le nostre due voci che, a mio avviso, si sposano perfettamente!
È da poco uscito il videoclip, mi sembra che c’è qualche ospite d’eccezione?
Si, ma direi amici soprattutto! Persone che mi vogliono bene, alcune che conosco da anni, come Salvo La Rosa, grandissimo presentatore siciliano ed Enrico Sortino (anche lui come me innamorato del musical), altre sono nuove amicizie come la bellissima e simpaticissima Diana Caruso e l’attore Bruno Torrisi, che dopo Rosy Abbate, Distretto di Polizia, Montalbano e tante altre cose realizzate per TV e teatro, ha impreziosito ancora di più questo videoclip. Sono grata a tutti loro e a Gianluca Scalia che ha realizzato in qualità di regista questo magnifico lavoro.
Patrizia Gallina