Il Natale di Vineapolis è sempre “In vino musicas”


Il Natale è alle porte e, con esso, torna la musica dell’enoteca più cool dei Campi Flegrei

Dopo un finale caratterizzato da voci femminili (Valentina Corte, Valeria Vitale, Irene Scarpato con i loro progetti musicali di appartenenza), si chiude il mese di novembre della rassegna ideata da Daniele La Torre e da Vineapolis si comincia già a lavorare alacremente per il Natale, festa cristiana, pagana e consumistica a seconda di come la si voglia viverla.

Dicembre è cominciato con il Pone Jazz Project Duo (2 dicembre), formazione composta da Vincenzo Pone (piano e voce) e Fabio Rosolino (basso e loop station) che, nel corso della prima parte della loro performance, hanno proposto standards jazz cantati e strumentali del periodo anni 30-50, dove vengono reinterpretati brani di autori come Henry Mancini, Irving Berlin, Miles Davis e T. Monk. Nella seconda parte, invece, il duo rielabora in chiave smooth jazz i classici del soul americano di artisti come Marvin Gaye, Stevie Wonder, Roberta Flack e Al Green.

Gradito ritorno quello del Costel Dela Lautaro Trio (3 dicembre), degno rappresentante della musica balcanica e, in particolare, della musica tzigana tradizionale che, dopo il suo contributo alla OMM di G. Guarera e la partecipazione all’ultimo lavoro discografico di Daniele Sepe (Capitan capitone e i fratelli della costa), si presenta al Vineapolis con un trio basato sulla sua maestrìa alla fisarmonica.

La domenica è rigorosamente fatta di vinili e del dj set di Cuoppo, di stuzzichini e di un’ampia scelta di vini e distillati; l’intento, come sostiene il direttore artistico di Vineapolis, Daniele La Torre

“è quello di far crescere sempre di più l’interesse delle persone ad avvicinarsi al mondo dell’ascolto prima ancora che a quello dell’intrattenimento, e sviluppare la predisposizione alla creazione di un LUOGO dove il mood e il gusto creino emozione. Ed è per questo che VIneapolis azzarda Vi-NILE …un modo per poter portare, come si faceva un tempo, i dischi sotto il braccio, sedersi al tavolo e avviare il giradischi per sentire qualsiasi cosa si voglia, per condividere il gesto del “mettere” musica, ora mai desueto e considerato “vintage”

Dopo Greta Zuccoli e La Giostra con ospite Roberto Ormanni, giovani musicisti che traducono la ricerca in un repertorio di sonorità inedite e di inediti, Igor De Martino e dopo Area Acustica -che hanno presentato il loro lavoro discografico-  si è esibito il Maestro Marco Zurzolo che, insieme a Sergio Esposito (voce e tastiera) ha saputo spaziare tra “Chi tene ‘o mare”, brano di indicibile bellezza nella sua esecuzione, e le richieste del pubblico.

Altro pezzo da novanta Sandro Chiaravalle, Dj attivo sulla scena berlinese, un’ offerta insolita, quella del minimal; per l’anti vigilia ci sarà un concerto per due arpe con i maestri Gianluca Rovinello e Antonella Labriola, previsto un ospite per l’augurio finale a sorpresa  e si chiuderanno le danze con un grandissimo del blues e della chitarra: Francesco Sansalone per la data del 30 dicembre.

Intanto, si lavora già alla programmazione del primo trimestre del 2017, in cui la parola d’ordine, secondo i desiderata di La Torre e con il placet dello staff di Vineapolis, sarà “curiosità”; quella degli aficionados del locale ma anche quella degli estimatori della musica soprattutto live,  in  una dimensione dove il rifugio nel gusto è d’obbligo e le buone vibrazioni della musica faccia da compagna.

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