Dopo 16 anni l’opera più famosa di Vincenzo Bellini torna al Teatro San Carlo di Napoli
Al Teatro San Carlo di Napoli dal 21 febbraio al 1 marzo, andrà in scena la Norma per la regia di Lorenzo Amato, con il nuovo allestimento scenografico di Ezio Frigerio, i costumi dal premio Oscar Franca Squarciapino, luci di Vincenzo Raponi.
Biglietti in rapido esaurimento, si prevede il soldout per le sette serate in programma, che vedrà come protagonista della sacerdotessa dei Druidi un binomio: nel ruolo della sacerdotessa dei Druidi Norma Mariella Devia, per Adalgisa Laura Polverelli, Pollione Luciano Ganci, Oroveso Carlo Colombara. Per le altre date il ruolo di Norma sarà interpretato da Daniela Schillaci, quello diAdalgisa da Anna Goryachova, Pollione da Stefano Pop, Oroveso da Giacomo Prestia. Unica interprete per Clotilde Clarissa Costanzo, e per Flavio Francesco Pittari.
‘Norma’ di Lorenzo Amato, è una ‘Norma’ che dona nuova linfa ai personaggi, che sembrano essere evocati ed emergere da atmosfere oniriche, da un mondo lontano, da una foresta pietrificata.
Il gioco complesso dell’amore sembra dipanarsi in un effetto domino che coinvolge tutti i personaggi, dall’amore di Norma per Pollione -a sua volta innamorato di Adalgisa-, accentuato dal dilemma di coloro che devono far valere la ragion di stato, portando al dramma la vicenda. Norma di Bellini è un’opera in due atti su libretto di Felice Romani, tratto dalla tragedia ‘Norma, ou L’Infanticide’ di Louis-Alexandre Soumet (1786-1845), ambientato nelle Gallie al tempo dei Romani con espliciti legami con il mito di Medea.
Norma ed Adalgisa: il bel canto a confronto, due soprani dalle caratteristiche diverse, in quanto dall’ultima rappresentazione del 1987 proprio al San Carlo si preferì ripristinare il colore scuro e corposo per la protagonista (Norma) e la voce più chiara e morbida per la giovane ministra (Adalgisa), dopo che, negli anni precedenti, per Adalgisa le parti furono assegnate ai mezzosoprani, andando in contrasto con la figura virginale della giovane donna.
Per informazioni: www.teatrosancarlo.it
articolo a cura di Laura Scoteroni