Ligabue in concerto al Palacalafiore di Reggio Calabria
Palasport gremito in ogni ordine di posto incluso tutto il parterre, il rocker emiliano comincia il concerto un pò in ritardo rispetto all’orario annunciato delle 21,00, ma apre con “ La Vita Facile “ portando subito la folla al delirio.
Come dichiarato più volte da Ligabue, l’album “ Made in Italy “ dà il nome al tour e si presenta sul palco con occhiali da sole, jeans e giacca nel suo stile solito. Da subito si nota la preoccupazione della star di non voler andare oltre con la voce, timore più che comprensibile visti i recenti problemi alle corde vocali, motivo per cui il tour è partito da Acireale anziché da Roma.
La tappa a Reggio Calabria raduna migliaia di fans che non si perdono una sola nota del concerto accompagnondo il cantante in più di un brano con cori , declamando ogni verso dei brani. La scaletta continua quindi con “Mi chiamano tutti Riko” e la tanto attesa ” è venerdì non mi rompete i coglioni” (attualmente il suo singolo più trasmesso in radio). “
Da Reggio Emilia a Reggio Calabria, vi vedo bene, vi sento bene!
Queste le parole del cantante che portano in delirio il pubblico del PalaCalafiore. Altro punto saliente del frenetico concerto senza pause è proprio l’esecuzione di “Made in Italy ” con il cartello “Reggio Calabria” che fa da sfondo al palco e con il quale brano chiude il cerchio dell’ultimo album.
È tutto buio, giusto il tempo di levare la giacca per indossare il suo classico gilet ed il rocker torna in scena sfoderando i vecchi classici, aprendo (per così dire) la seconda parte di concerto con “i ragazzi sono in giro” e “l’odore del sesso”, scaldando sensibilmente il pubblico trasversale per età e gusti.
Immancabile una breve performance acustica con “Non è tempo per noi” e “Lambrusco e pop corn”, seguono poi “ Piccola stella senza cielo”, “Balliamo sul mondo”, A che ora è la fine del mondo? “ che si prolunga ad libitum grazie ai cori dei circa 7000 partecipanti. Acclamati dal pubblico Liga e la sua band tornano sul palco, bis previsto per cantare le sue celebri “Certe notti” e “Urlando contro il cielo”.
“Siete stati molto rock and roll. Grazie, in alcuni momenti mi avete emozionato”
questo il saluto della prima delle due tappe reggine di Ligabue.
Giovanni Esposito