Ospite di charme e talento Diana Krall esibitasi l’11 luglio all’Arena Flegrea, accompagnata da Antony Wilson (chitarra), Karriem Riggins (batteria) e Robert Hurst (contrabbasso).
Opening act della serata il trio di Emilia Zamuner accompagnata alle chitarre da Pietro Condorelli e Sebastiano Esposito che hanno proposto brani tratti dal repertorio classico del jazz come ‘Duke Ellington sound of love’ di Charles Mingus, scritto all’indomani della scomparsa di Duke Ellington nel 1974, ‘But not for me’ di George ed Ira Gershwin, ‘Infantil’ di Wayne Shorter filosofo musicale che crede allo stupore infantile, all’enigma della vita che viviamo ogni giorno.
I brani sono stati rielaborati da Pietro Condorelli e splendidamente interpretati dalla Zamuner che non lesina abilità tecniche nel vocalizzo con inserimenti di growl, mantenendo sempre una limpidezza del tono e del lessico dei testi, confermandosi una ottima interprete nell’utilizzo della voce come mezzo espressivo.
Dedicato a Diana Krall il brano ‘A me me piace ‘o blues’ di Pino Daniele accompagnato dal pubblico con il battito delle mani, gradito anche dalla Krall che ha successivato ringraziato la giovane singer.
Diana Krall elegante in un sobrio vestito corto nero ha catalizzato l’attenzione del pubblico presente con una performance densa di atmosfera e di melodia, riuscendo con il suo vivace talento a passare attraverso diversi canoni musicali dal jazz più ritmato alle ballade, accompagnate dalla sua caratteristica voce che rilascia ascoltare volentieri.
La Krall reduce dalla esibizione ad Umbria Jazz che l’ha incoronata regina indiscussa della manifestazione perugina e dall’ultimo lavoro discografico ‘Wallflower’ (Verve 2015) con un repertorio di celebri canzoni pop e rock dagli anni 60 ad oggi, secondo la personalissima rilettura dell’artista che conserva lo spirito originale di queste canzoni rivitalizzandole con il raffinato tocco jazz.
All’Arena Flegrea è accompagnata da ottimi elementi che hanno dimostrato oltre ad un interplay degno di nota, anche una personalità musicale che contendeva la scena alla Krall, che si è dimostrata tra l’altro un’ottima conduttrice presentando i brani e dialogando amabilmente con il pubblico.
Tra i brani proposti scelti alcuni brani cult del jazz come ‘East of the sun west the Moon’ di Benny Goodman, ‘Just you, just me’ una canzone del 1929 colonna sonora del musical Marianne composta da Jesse Greer con parole di Raymond Klages, portata al successo da Nat King Cole nel 1956 ed una versione indimenticabile di ‘How Deep Is the Ocean’ di Irving Berlin.
Degno di nota il brano ‘Let’s Face The Music And Dance’ di Fred Asteire nel riarrangiamento della Krall e ‘Exactly Like You’ di Jimmy McHugh che fu interpretata da Nina Simone e Frank Sinatra.
Un’ora e mezza di musica e bis in quantità,dopo il primo con ‘Boulevard of broken dreams’ il pubblico suggerisce ‘Wonderful’ che lei accetta volentieri di eseguire, passando al più celebre ‘Look of love’ di Burt Bacharach in una delicata bossa nova, mentre una velocissima ‘Cheek to Cheek’ cantanta in modo così veloce da sembrare quasi uno scioglilingua e l’evergreen ‘Fly me to the Moon’ ha concluso una serata davvero unica.
Fonte foto Pasquale Fabrizio Amodeo