Da domani 14 luglio e fino al 16, a Marigliano inizia l’undicesima edizione del Marigliano In Jazz Festival. L’appuntamento estivo per gli appassionati di jazz, e nuove contaminazioni.
Per l’undicesima edizione del Marigliano In Jazz Festival si ripropone la formula che, negli anni, ne ha fatto l’appuntamento estivo tanto atteso dagli appassionati del genere, e non solo: il programma artistico, infatti, riassume le peculiarità del jazz, cercando di rispettare la tradizione del linguaggio musicale afroamericano e di proporre, al contempo, tendenze e contaminazioni contemporanee. Viene confermata, tra l’altro, la dimensione “itinerante” della kermesse, che sarà così dislocata tra i luoghi-simbolo della storia e della cultura mariglianese: la Piazza del Municipio, sul Corso Umberto, con il suo elegante palazzo municipale ottocentesco; il Chiostro del Convento dei Frati Minori Francescani di S. Vito, gioiello rinascimentale; e l’imponente Castello Ducale, simbolo di prestigio della città medievale.
SOWETO KINCH. Aprirà il festival venerdì 14 luglio al Castello Ducale, il sassofonista e rapper inglese Soweto Kinch: esponente di spicco del jazz europeo, il talento britannico proporrà la sua visione artistica, moderna quanto sofisticata, che tiene conto e dei linguaggi musicali contemporanei, e delle caratteristiche sociali del mondo in cui viviamo. Si afferma presto da giovanissimo come una promessa in madrepatria, vincendo numerosi premi fino al suo debutto discografico nel 2003: Conversations With The Unseen. Da quel momento intraprende una brillante carriera da solista, proponendo il suo mix personalissimo di jazz e hip-hop e registrando vari album caratterizzati da una originale ricerca intellettuale: ad esempio il suo ultimo lavoro, dal titolo Legend of Mike Smith, si ispira alla Commedia dantesca per riflettere sul concetto contemporaneo del peccato
ALEXI TUOMARILA. Il 15 luglio al Convento di San Vito, sarà la volta del trio capitanato dal finlandese Alexi Tuomarila, ennesimo epigono della consolidata tradizione jazz scandinava: il suo pianismo raffinato sposa le peculiarità afroamericane con la sensibilità nordica, nota per il suo approccio più etereo e meditativo. Dotato di tocco e sensibilità derivate dal suo studio della musica classica, Tuomarila si fa notare da giovane vincendo premi internazionali a Monaco, Granada, Avignone e Bruxelles. Il suo talento lo porta a suonare regolarmente con artisti di livello assoluto come Kenny Wheeler, Rick Margitza, Joey Baron, Reuben Rogers, Peter Erskine e Anders Jormin. Ormai riconosciuto da qualche anno come uno dei maggiori talenti del pianismo europeo, Alexi arriva a Marigliano in Jazz forte di sette album solisti e di una brillante carriera da sideman: tra tutte le collaborazioni discografiche spicca quella col noto trombettista polacco Tomask Stanko.
MARIGLIANO IN JAZZ BIG BAND. Si chiude, il 16 luglio in Piazza Municipio con una produzione originale, la Marigliano in Jazz Big Band: di recentissima formazione, seppure ispirato al primo esperimento del 2012. Progetto originale dell’Associazione Skidoo e della Pro Loco Città di Marigliano, la MIJ Big Band è un perfezionamento dell’idea nata nell’edizione del 2012, quando a esibirsi fu l’Orchestra del maestro Antonio Ciacca: non un semplice concerto, ma un laboratorio di tre giorni con prove aperte al pubblico che culminerà con l’esibizione di domenica sera. L’orchestra di venti elementi, vede nelle sue file una lineup mista, dove suonano insieme sia maestri della classe di jazz del Conservatorio San Pietro a Majella che allievi selezionati tra i quattro conservatori campani di Napoli, Salerno, Benevento e Avellino.
Orchestra: Licia Lapenna, Francesco Pagliuca, Pasquale Turco, Gennaro Ferraro, Flavio Dapiran, Santo Verde, Giuseppe Casanova, Cosimo Gargiulo, Mauro Verrillo, Giuseppe Giroffi, Giovanni Gambardella, Davide Romeo, Paolo Guerriero, Enrico Scarpa, Mario Nappi, Mariano Biagio Mauro, Corrado Cirillo, Luca Mignano. Arrangiamenti e direzione: Marcello Massa.
“L’anno scorso Marigliano in Jazz celebrava la sua decima edizione – hanno dichiarato i componenti dell’associazione Skidoo –. Da organizzatori dobbiamo confessare di non esserci quasi accorti di tutti gli anni passati a ideare e realizzare questa manifestazione; abbiamo ragionato ogni volta cercando di dare alla città il meglio che potessimo e, senza accorgercene, abbiamo visto crescere questa ‘creatura’, fino a farla diventare l’appuntamento irrinunciabile e ormai pieno di fascino che, lo ammettiamo con una punta di orgoglio, è diventata[..]”
Come da rito, infine, dopo ogni concerto, non mancheranno le jam session, aperte anche ai non professionisti, che si svolgeranno nei locali limitrofi. Ingresso gratuito.