Presentato nello store Feltrinelli di Piazza dei Martiri il nuovo album di Enzo Gragnaniello “Misteriosamente”
L’ incontro, avvenuto in data 11 giugno c.a., è stato condotto da Federico Vacalebre in uno spazio affollatissimo di artisti, amici di Enzo e fans già pronti per il firmacopie che si è svolto alla fine.
Accanto a Gragnaniello si sono alternati Piero Gallo, Aniello Misto, Franco Del Prete, Luca caligiuri, Attilio Pastore e Marco Caligiuri in attesa che Raiz aggiungesse la sua voce al brano che dà il titolo a questo lavoro discografico; e nonostante l’acustica non sia esattamente quella del San Carlo, le due voci si sono fuse non misteriosamente ma meravigliosamente, suscitando un entusiasmo difficilmente contenibile da parte dei fans. In questi casi la presenza degli amici è importante, è come partecipare alla festa di un nuovo nato e pertanto non sono mancati: Loredana Daniele, l’ inconfondibile stile di Leopoldi Mastelloni, Dino Borrelli in piena attività, Lello Arena che girava tra gli scaffali dei libri prima che iniziasse la presentazione, Pierpaolo Iermano e un defilatissimo Sandro Ferrara che, in piedi, con un gruppo di amici ha ascoltato e applaudito fragorosamente.
Il cuore di questo disco, da ciò che si è potuto ascoltare, è sempre quello di Gragnaniello; l’ anima resta quella dell’ uomo che -usando la lingua di Partenope- riesce a trovare, tra le viscere della città, nuove cose da dire e il vestito di note che avvolge il disco sembra di colori più vividi; a voler considerare la musica di Gragnaniello come una zingara che, accompagnata dal ritmo incalzante della mandolina di Gallo, scende dai vicoli facendo roteare i lembi della sua gonna, bisogna precisare che in questo caso, il suo scialle ha i colori e il lucore della speranza; non a caso l’incontro con Raiz è un colloquio tra anime affini che, con tocco diverso, attingono acqua e sonorità allo stesso mare, strappando applausi a scena aperta.
Generoso come sempre, Gragnaniello ha regalato anche brani storici del suo repertorio, come “Indifferentemente” e come “Cu mme”; mentre non finiremo mai di rimpiangere la voce di Mimì nell’ inciso, Raiz ci sa consolare con i suoi incisivi e personalissimi controcanti. Non c’è che dire, veramente un grande connubio quello tra lui e Gragnaniello da cui scaturiscono emozioni intense che solo una musica con una forte carica di appartenenza come la loro può suscitare fin dal primo ascolto.
ph: Maria Grazia Signorelli