Neanche posti in piedi per il Giulio Martino Quartet al Pignatelli Jazz


Grande affluenza di pubblico al Pignatelli Jazz per il Giulio Martino Quartet.

Nel quarto appuntamento del ‘Pignatelli Jazz’, il 19 marzo nella splendida cornice della Veranda Neoclassica di Villa Pignatelli si sono esibiti il Giulio Martino Quartet, richiamando un gran numero di pubblico, che ha affollato la sala occupando sedie e tutti gli spazi disponibili per i posti in piedi.

Il quartetto è composto da Giulio Martino al sax tenore, Rocco Zaccagnini alla fisarmonica, Alexander Cuda al basso tuba e Leonardo De Lorenzo alla batteria.

Un quartetto dalle sonorità decisamente accattivanti, provenienti da esperienze diverse, con Giulio Martino firma del jazz campano, Alexander Cuda professore di basso tuba spagnolo che ha lavorato con il Teatro dell’Opera in Spagna ed il Teatro San Carlo a Napoli, Rocco Zaccagnini dottorando in Musica presso l’Università di Fisciano e  Campione mondiale di Organetto nel 1996, e Leonardo De Lorenzo che alla batteria vanta collaborazioni con Giovanni Mauriello (NCCP), Is Jazz Ensamble, Elisabetta Serio ecc. Una delle particolarità sonora del gruppo deriva dall’aver sostituito il contrabbasso con il basso tuba e lo strumento armonico con la fisarmonica.

Il progetto del quartetto, ha commentato Giulio Martino, si concretizzerà nel disco di prossima uscita.

L’introduzione alla performance ha visto Denise Pagano, che ha concesso la location per l’evento, sottolineando la volontà di riproporlo anche in futuro.

Ad aprire il concerto il brano dal sapore mediterraneo andaluso ‘L’incantatore’ di Armanda Desidery, seguito da ‘Fables of Faubus’ di Charlie Mingus che si colora di sound grazie al tocco di Zaccagnini alla fisarmonica e il ritmo mantenuto da Cuda e da De Lorenzo.

Martino ha presentato ‘Buon Compleanno’ dedicata a tutti i papà che non ci sono più e ‘Spring time’ entrambe di sua composizione. Quest’ultimo dal ritmo bossa con influenze swing, a tratti ballabile, dalla melodia ricca di cambi di armoniche, ribattiti e sottolineature, con un buon interplay dei musicisti.

Un omaggio a Jaco Pastorius con ‘Three view of a secret’ è seguito da ‘Con tres palabras’ di Osvaldo Farrès, una bossa dove Martino si produce in una calibrata ma intensa performance con ampie digressioni,  unitamente all’assolo della fisarmonica che strappa l’applauso a scena aperta, con schermaglia nel finale tra sax e fisarmonica terminata in un sussurro.

Eseguiti due brani composti da Leonardo De LorenzoClown ‘ e ‘Circus’ che hanno dato spunto per poter presentare l’Associazione “L’isola dei Girasoli” che si occupa di creare iniziative per i bambini ospedalizzati soprattutto nella creazione di audiolibri da donare loro e di organizzare concerti dedicati a loro presso Ospedali e Associazioni.

La dolcissima ‘Children plays song’ di Gill Evans che  vede l’utilizzo dell’accordina da parte di Zaccagnini, duettando con il sax in controcanto in alcune strofe, conclude la mattina musicale.

Appuntamento conclusivo della rassegna ‘Pignatelli Jazz’ il 26 marzo con il Mario Nappi Trio ed Emilia Zamuner nel progetto ‘Tradition’.

 

Fonte foto: Pasquale Fabrizio Amodeo

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