In occasione dell’esibizione dei 99 Posse all’Arenile di Bagnoli con il loro tour “Curre curre guagliò 2.0 – Non un passo indietro”, incontriamo e intervistiamo Massimiliano Iovine alla vigila del Newroz Festival
Un tour che dominerà la musica e non solo (dibattiti, culturali, incontri sul sociale e politica dei nostri tempi) dal 25 al 28 giugno a Napoli.
Ci parla di questo festival ?
Si svolgerà dal 25 al 28 giugno, la prima a Mezzocannone Occupato e le altre all’ Area Soundgarden della Mostra d’Oltremare.
La direzione artistica vi è stata proposta, è la prima volta per voi?
Si, in assoluto questa è la prima volta come gruppo. Invece io, in passato ho sempre fatto anche questo. Musicista, compositore e organizzatore. Ho sempre pensato che la musica è un ottimo mezzo per aggregare i giovani ed è sempre stata la mia passione sin da giovanissimo.
In questa occasione il Newroz Festival, non è un evento che si prefigge un bel cartellone per guadagnarci dei soldi. Lo si capisce già dal nome, ”Newroz” è il nome del Capodanno curdo, giorno in cui i curdi amano riunirsi, popolo che lotta per il riconoscimento della propria cultura ed entità; un festival con una connotazione politica ben precisa. Tale sarà anche per noi. Quattro giorni per riunirsi con incontri, dibattiti, di musica in cui convogliamo, chiamiamo a raccolta musicisti campani, da tutta Italia e dall’ estero.
Anche per sottoporre a loro la questione meridionale, del Sud sempre cucina di idee, cultura e spettacolo..
Speriamo che siano in tanti a venire come i proventi che devolveremo alla ricostruzione di Kobane.
Voi siete molto vicino a Kobane e ad un vostro compagno Egidio Giordano, ce ne parli?
Kobane è l’unico fronte di resistenza attivo, partigiano per fronteggiare l’avanzata dell’ IS. Non è un esercito e le donne curde hanno un ruolo importantissimo in questa lotta. Noi li sosteniamo, hanno la nostra stima ed appoggio.
Siete molto vicini anche alla situazione palestinese,ci parli del vostro ruolo nella costruzione dell’asilo a Gaza, titolato a Vittorio Arrigoni?
Si, abbiamo devoluto interamente il ricavato del disco “Curre curre Guagliò 2.0” il rifacimento del disco a 20 anni di distanza dal primo, al completamento della scuola intitolata a Vittorio Arrigoni.
Proprio di queste ore che l’attivista Samantha Comizzoli è sta arrestata, speriamo che si risolva per il meglio. Nelle carcere israeliane ci sono, non solo persone ritenuti “terroristi” ma anche una serie di persone che loro ritengono scomode.
Tornando al festival,ci fa qualche nome?
Il 25 a Mezzocannone ci sarà un dibattito sulla musica come mezzo di comunicazione e aggregazione. Interventi di alcuni dello Stato Sociale che faranno anche un djset con Teppa Bros,quello di Luca Zulù,Speaker Cenzou,Bancarella del Torrone,Livio Cori e Dopone.
Il 26 Serata elettronica con,Elem, progetto di Marco Messina,Frank Sent Us e Retina.it
Il 27 Sir David Rodigan dall’Inghiterra, Jovine,Mama Marias,più altri djset.
Il 28 The Gentleman Agreement,Jamese Senese e Napoli Centrale,Jovine eDj Uncino e un dibattito con alcuni esponenti del Rojava.
Questo festival si concluderà con un premio come nei classici festival?
No, il fine è di mandare quanti più soldi è possibile a Kobane per la ricostruzione.
Ringraziando Massimiliano Iovine per la gentile disponibilità, ricordiamo i costi dei biglietti delle singole serate, il 25 giugno costo euro 6, il 26 euro 8, il 27 euro 10, il 28 giugno euro 10.
Possibile acquistare in prevendita un abbonamento per tutte e quattro le serate al costo di euro 25.
Quelli della 99 Posse, credono che “un altro mondo sia possibile”, lo dimostrano con impegno ogni giorno e con quella coerenza che da sempre li contraddistingue. Impegnandosi nel sociale, con il supporto e la presenza costante, laddove si tratta di emarginazione e ingiustizie sociali.
Trattasi di coerenza che a detta di Massimiliano, “no è facile, è una cosa difficile, noi ci lavoriamo ogni giorno. Cerchiamo di non raccontare noi stesso in un modo e poi essere diversi.”
foto principale:fonte Facebook