Napoli, 23 luglio 2019 parte dall’Arena Flegrea il Tour Internazionale di Noa la bella e brava artista israeliana, Achinoam Nini all’anagrafe, è una serata calda dal cielo terso e stellato, nell’arena c’è attesa tra gli affezionati presenti, orario d’inizio alle 21 ma slitta di un po per favorire qualche ritardatario ancora al botteghino.
È l’ora, inizia il concerto, si abbassano le luci sulle gradinate dell’Arena e si accendono sul palco, dove i primi ad entrare sono il quartetto ormai accompagnatore ufficiale di grandissimi artisti, i Solis String Quartet, Vincenzo Di Donna – Violino ,Luigi De Maio – Violino , Gerardo Morrone – Viola e Antonio Di Francia al Violoncello .
Entrano e suonano subito un loro brano di apertura concerto, poi Noa entra con passo da modella, elegantissima in abito lungo nero, morbido che segue costantemente i movimenti del corpo , capelli tirati e intrecciato come nella classica tradizione israeliana, ad anticiparla con passo veloce e deciso, il fedelissimo chitarrista Gil Dor.
Noa torna a Napoli dopo 7 anni dall’ultimo favoloso concerto del San Carlo e porta sul palco dell’Arena Flegrea un progetto che prende il titolo dal suo ultimo lavoro discografico “Letters to Bach “ ma qui a Napoli lo personalizza in “Letters to Bach from Napoli”.
Perché questo titolo e perchè poi “from Napoli”, il titolo Letter to Bach, è un omaggio di Noa al grande musicista Johann Sebastian Bach che come dice Noa “ due anni fa ho ascoltato la sua musica e sono rimasta letteralmente stregata, mi sono svegliata una mattina ed avevo in testa ogni suo brano insieme a tantissime parole che ho messo insieme musicando con i testi le sue grandissime composizioni “ cosi sono nati 11 brani inediti cantati sulla melodia di altrettanti brani del famoso musicista.
“From Napoli” perché anche in omaggio a Napoli, dove parte il Tour internazionale, Noa canta famosissime canzoni della grandissima tradizione musicale napoletana e inizia il concerto proprio con tre brani storici “Villanella , Finesta Vascia e Era di Maggio“ meglio di così non poteva iniziare un concerto con una delle voci più belle e melodiche del panorama musicale internazionale.
Il concerto, 2 ore esatte di musica ininterrotta diviso in due sezioni, la prima appunto con i brani napoletani, cantati inoltre in un quasi perfetto dialetto e altri del proprio repertorio.
Breve pausa per un cambio d’abito, dove i Solis String Quartet si esibiscono ancora da soli e poi in una mise leggermente un po più moderna, meno classica diciamo, Noa presenta dieci brani tratti appunto dal suo ultimo lavoro “Letters to Bach ” ed è magia, la sua voce ritmata sembra uno strumento che segue letteralmente le note degli spartiti scritti da Johann Sebastian Bach con testi unici in lingua inglese ed alcuni in ebraico, ispirati a temi che spaziano dalla sfera personale a una più universale, accompagnata dalla chitarra classica di Gil Dor , autore anche degli arrangiamenti, è stata una grande emozione sentirla cantare così e credo che la sua intuizione di scrivere un testo sulle note dei classici di Bach, sia estremamente vincente.
La chiusura del concerto affidata ancora ai classici napoletani, “Tammurriata” e “Torna” nel bis chiuso con una splendida “Ave Maria di Schubert”
La scaletta del concerto:
Villanella
Fenesta Vascia
Era de Maggio
Mishaela
Pokeach
I don’t know
Uri
Santa Lucia
Sia maledetta
Yuma
The art of the fuge e chorale ( Solis String Quartet )
The race
Little loving
Look at me
All of the Angels
Vertigo
Oh mama
No Baby
All fierra
Tammurriata
Keren or
Bis:
Torna
Beautiful yhat way
Ave Maria