Valerio Jovine all’ Arenile in concerto
Evento di successo, quello che si è tenuto all’ Arenile reload l’ 11 aprile c.a. in cui Valerio Jovine non ha solo presentato il suo nuovo lavoro discografico “Parla più forte” ma ha ripercorso la sua carriera e la sua vita con tutti i fans.
“Bisogno d’ amore” è stato il suo saluto al pubblico, che ha atteso Valerio con un entusiasmo malcelato, tramutato in gioia, in cori e ovazioni a fronte della proposta, da parte della band, di alcuni tra i pezzi che rappresentano veramente la storia di Jovine. L’Arenile cambia di nuovo pelle: cappelli con la visiera, raggae, rap e acconciature rasta si confondevano con lo scalpiccìo dei tacchi 12 tanto in voga presso le giovanissime. Eppure tutti cantano che “stammo tutti a sud ‘e chesta vita” e colpisce la maturità artistica di questo ragazzo “quasi” quarantenne che, attraverso questa carrellata musicale, mostra senza dubbio quanto sia versatile la sua voce: l’ inciso, il controcanto o i cori con Benedetta Valanzano (vedi…) modulando toni e modificando la pronuncia a seconda del brano.
La sua storia parla della coraggiosa scelta di partecipare ad un reality show e la sua personalissima versione di “Like a virgin” lo ricorda anche a chi (ai pochi) il reality non l’ ha visto; scelta contestata, ma che ha dato i suoi frutti, non solo perché ha portato Jovine alla ribalta nazionale, ma anche e soprattutto perché ha portato quella musica in Rai, entrando dalla porta principale. L’ esperienza ha permesso a Valerio di riflettere sulle dinamiche della comunicazione ai nostri tempi; lui che conosce il Centro sociale e ha cantato a Piazza del Gesù, ha scritto “Vivo in un reality show” perché ha guardato il “mostro” negli occhi e non si è lasciato fagocitare, dando un mònito ad una generazione distratta e rintontita. Con lui sul palco, oltre all’ impeccabile Lino Pariota, la chitarra Spadafora lascia il posto a Flex Aiello, che riesce a tenere il passo egregiamente. Paolo Batà Bianconcini alle percussioni, Guido Amalfitano alla batteria, Michele Acanfora alla tromba e poi un continuo turn over: ‘Nto, Dope One, Pankina crew e i saluti di Clementino e la presenza di Massimiliano JRM, perchè i 99posse non smetteranno mai di essere parte della loro e della nostra storia.
“Curre curre guagliò”, “O reggae ‘e Maradona” e Valerio Jovine che sembra guardare nei mille e mille occhi che erano ad ascoltarlo, a saltare e cantare con lui. Valerio è cresciuto e va avanti, e con lui cresce l’ impegno, che -non si lascino ingannare i più distratti- non è mai venuto meno: in questo senso va letta la sua prossima collaborazione con la Fondazione TELETHON attraverso un’iniziativa benefica volta a diffondere maggiore informazione e consapevolezza sul valore della ricerca scientifica.
Sempe dint’ o reggaestyle, frà!