Tornano a Napoli i Pink Floyd Legend, ormai fedelissimi ospiti del Teatro Augusteo di Napoli, tornano per celebrare il 50° anniversario del celebre disco del 1973 The Dark Side of the Moon, con una esecuzione integrale e con la stessa sequenza di registrazione dei brani.
Grandissimi effetti di luci e nuovissimi laser con disegni esclusivi che mettono ancora di più in risalto le emozioni evocate dalla musica che ha invaso il teatro quasi pieno.I Pink Floyd Legend, ormai da anni accreditati e riconosciuti come la migliore band esecutrice dei brani dei Pink Floyd, lo stesso Ron Geesin ospite in uno dei concerti, ha tenuto a precisare la grande professionalità e fedeltà di esecuzione.
La Band, con Fabio Castaldi (voce e basso), Alessandro Errichetti (voce e chitarre), Simone Temporali (voce e tastiere), Paolo Angioi (chitarre, basso e cori), Emanuele Esposito (batteria), Giorgia Zaccagni, Daphne Nisi e Claudia Marss ai cori e Maurizio Leoni al sassofono solista, per oltre 2,5 ore si sono dati al pubblico con grandissima energia e la solita e precisa esecuzione dei brani.Concerto diviso in due parti, la prima con l’esecuzione di una serie di brani estratti dai vari album della famosissima band anglosassone, cosi inizio strepitoso con “ Shine on You Crazy Diamond” poi “What Do You Want From Me”, “ Take It Back”, “ Southampton Dock”, “ The Final Cut “, “ Not Now John”, “Two Suns In The Sunset”, “ The Happiest Days of our Lives”, “Mother” splendido e tenerissimo duetto con Giorgia Zaccagni, “Whis You Were Here” nella versione di Roger Waters, “ Sheep “.
Piccolissima pausa di 2 minuti che ha sorpreso molti spettatori che credendo ad una pausa più lunga si attardavano a rientrare, perdendosi l’inizio della perfetta esecuzione di The Dark Side of The Moon, di seguito la scaletta finale che ricopia fedelmente l’ordine dei brani sull’album originale:
Speak to me
Breathe
On the run
Time / Breathe Reprise
Great Gig in the sky
Money
Us and Them
Any colour you like
Brain Demage
Eclipse
BIS obbligatorio con “ The Gunner’s Dream” e “ Confortably Numb” con l’eccezionale performance alla chitarra di Alessandro Errichetti, ma a chiusura del concerto non poteva mancare “ Run Like Hell “ e saluti finali con il pubblico in visibilio.