Nell’ambito della XIX edizione di PulciNellaMente, si è svolto venerdì 5 maggio il concerto in due tempi “Pulcinella ride e grida ancora” di Gianni Aversano con Napoliscenico e Giovanni Sorvillo con i Tiempo Antico, presso il Teatro Lendi di Sant’Arpino – Ce.
La prestigiosa rassegna teatro-scuola PulciNellaMente, giunta alla sua 19a edizione, vanta un lungo percorso di numerosi ospiti illustri e sinergie, scese in campo da anni per restituire alla cittadinanza, una regione, la Campania, scevra da stereotipi – di cui non ha bisogno – ma col suo messaggio sociale, educativo e culturale, narrare una terra ricca di storia, partendo dalla Terra di Atella che diede i natali alle prime maschere teatrali.
In questo contesto, venerdì si è schiuso il sipario sul concerto di artisti atellani come Gianni Aversano con il suo Napoliscenico e Giovanni Sorvillo con la sua band i Tiempo Antico, denominata: AtellanaMente – Pulcinella ride e grida ancora.
La prima parte ha visto Gianni Aversano coadiuvato da i suoi musicisti, esibirsi in uno spettacolo che comincia già dalle prove, in un continuo feedback col pubblico; attraversa epoche e figure, maschere e macchiette napoletane tramite canzoni e villanelle che tutti abbiamo in un recondito cassetto della nostra memoria. Un patrimonio narrato in maniera mai banale, irriverente o goliardico ma con tutta l’arte innata, e la bravura di un professionista affermato che vanta una biografia corposa e illustre. Musicista, cantante, attore, autore; un artista eclettico che nelle sue metamorfosi, attraverso le sue indiscusse doti attoriali, plasma ogni personaggio senza mai snaturarne la storia.
Nella seconda parte altri artisti atellani si alternano sul palco: i Tiempo Antico (Mario Lupoli, Salvatore Acerbo, Nicola Girardi, e eccezionalmente alla batteria Mirko Del Gaudio) capitanati dal loro front man Giovanni Sorvillo. Quest’ultimo, sassofonista che vanta numerose e prestigiose collaborazioni dà vita nel 2015 alla band Tiempo Antico, formata da musicisti e amici con i quali da sempre ha condiviso sul palco e nella vita l’amore per la musica. Presentano il loro primo album Cadebè, uscito a dicembre 2016, distribuito da Graf Music. Undici testi di cui 10 inediti e uno edito. Un sound mediterraneo che viaggia tra memorie e presente, descrivendone la magia e la durezza come nel testo: Terra Avvelenata, dove la sofferta descrizione della Terra dei Fuochi viaggia verso la speranza che un fiore sta nascendo ancora su ciò che, sembra inevitabilmente perso all’apparenza. Ospite sul palco, affiancato dal sax di Giovanni Sorvillo, Gennaro Romano dei Letti Sfatti – produttore artistico di Cadebè – nell’esecuzione di ‘O vino, rivisitazione in lingua napoletana del bellissimo testo di Piero Ciampi dal titolo “Il vino”.
A fine concerto e a sorpresa, le sinergie atellane si uniscono nell’esecuzione di un pezzo che vede alla voce e chitarra Gianni Aversano, e al sax Giovanni Sorvillo in “Don Salvatò”, una struggente canzone preghiera scritta da Enzo Avitabile. Il pathos è palpabile. Ed assieme chiudono questa bellissima serata, dove non solo le eccellenze atellane rappresentate dagli artisti sono protagoniste, ma anche l’apertura alla condivisone come avviene ancora nell’esecuzione di Anima Antica, cui partecipa ancora Gianni Aversano con la band Tiempo Antico. A conclusione, la consegna agli artisti delle targhe della rassegna di PulciNellaMente, il cui logo, quest’anno e per la prima volta, è stato disegnato dal bravissimo scultore napoletano Lello Esposito, raccogliendo l’eredità di Dario Fo, suo predecessore. Per i saluti finali e i ringraziamenti, sono saliti sul palco le maestranze comunali nella persona del: sindaco di Sant’Arpino Giuseppe dell’Aversana e Ivana Tinto, presidente del Consiglio Comunale con delega alla Cultura.
foto: Angela Garofalo