<strong>Salernitana,pareggio casalingo con l’Ascoli e contestazione finale
Temperatura mite all’Arechi che contrasta con il gelo sugli spalti: minimo stagionale con circa 5000 presenze. Troppo lo scoramento tra i sostenitori del cavalluccio dopo la brutta battuta d’arresto patita a Castellammare . I padroni di casa puntano all’intera posta in palio per non perdere di vista le posizioni di classifica che contano. I marchigiani,che si presentano con il 4-3-1-2, proveranno ad avere comunque la meglio .
Salernitana arrembante nel primo tempo che tiene alto il ritmo e che cerca in più riprese di penetrare la difesa picena con le incursioni degli esterni. Lombardi ,in particolare, sembrs essere particolarmente in giornata e proprio lui al 24’trova la giocata cbe porta in vantaggio la sua squadra. Supera in velocità due giocatori avversari e lascia partire un fendente che s’insacca nell’angolo basso dove Leali non può arrivare. Sempre Lombardi rischia di raddoppiare sul finale ma é bravo il portiere a respingere col piede. Molta Salernitana, poco Ascoli. Sembrerebbe.
Ripresa che si apre con un Ascoli sceso in campo con tutt’altro piglio,sospinto dai duecento sostenitori a seguito. Eppure i granata trovano al 59′ il secondo goal ma la rete di Gondot non viene convalidata per dispetto fuorigioco. Le immagini a raplay ne dimostrano ,invece,la regolarità . Per il resto un monologodell’Ascoli che sfiora il pareggio in più riprese,sospinto da Da Cruz e da Scamacca. Proprio quest’ultimo raggiunge il pareggio al 63′ sugli sviluppi di un corner con la difesa granata immobile. Gli ospiti ci credono e sfiorano il raddoppio in più occasioni con Petrucci e Cavion che combattono,però, in un super Micai. Sul finale ,dopo 6 minuti di recupero, anche la Salernitana ha la sua brava occasione col subentrato Djuric ma la conclusione del bosniaco viene respinta bene da Leali. Finisce così 1-1 tra la contestazione dei tifosi di casa ed il tripudio dei marchigiani che, probabilmente, avrebbero meritato qualcosa di più. Oramai in casa granata tira aria di crisi