Il 47esimo Festival della canzone italiana sarà orfana di Beppe Vessicchio, il suo più rappresentativo direttore d’Orchestra.
“Quest’anno non dirigo”, ha commentato Vessicchio, che ha calcato il palco dell’Ariston per ben 27 anni, dal 1990. Nel 1994, 1997 e 1998 ha addirittura ricevuto il premio come miglior arrangiatore.
Da direttore d’orchestra ha vinto 4 volte, con “Sentimento” degli Avion Travel, nel 2000, con “Per dire di no” di Alexia nel 2003, con “Per tutte le volte che” di Valerio Scanu nel 2010 e nel 2011 con “Chiamami ancora amore” di Roberto Vecchioni.
Anche in altre edizioni però era stato assente. Nel 1991, 1992, 2004, 2008 e 2009 infatti il maestro non aveva diretto l’orchestra Sinfonica di Sanremo, a sentire lui per gli stessi motivi di quest’anno: le canzoni che avrebbe dovuto dirigere non sono state selezionate dal direttore del Festival Carlo Conti.
Nell’anno della conduzione di Maria De Filippi dunque niente storico collaboratore di Sanremo sul palco dell’Ariston.
«Abbiamo evitato l’effetto presepe con Giuseppe, Maria e Conti», dice scherzando il grande assente di questo imminente Sanremo.
La notizia che Vessicchio non sarebbe stato direttore a Sanremo è subito rimbalzata sui social, e su Twitter si è scatenato un vero e proprio tam tam, al punto che l’hastag #Vessicchio ha raggiunto livelli massimi di tendenza.
Al Festival il maestro sarà comunque presente. La promessa gli è stata strappata dai suoi amici musicisti, e dunque lo vedremo comunque calcare le scene per presentare il suo libro. Poco prima del Festival infatti, precisamente il prossimo 2 febbraio, uscirà in libreria “La musica fa crescere pomodori” un libro pubblicato da Rizzoli e scritto a quattro mani da Vessicchio e il giornalista Angelo Carotenuto. Il titolo, dice l’autore, non è di fantasia. Viene da un esperimento reale che sta facendo personalmente in collaborazione con degli istituti di ricerca scientifica. Il libro racconta la vita e gli incontri del direttore, da quelli con Bocelli, Gino Paoli e altri cantanti, fino a quelli con i ragazzi di Amici.
Il barbuto direttore indosserà dunque i panni dell’ospite, ma quest’anno faremo tutti a meno della celebre frase “Dirige l’Orchestra il maestro Beppe Vessicchio”