Comincia con un pareggio l’avventura dell’Italia nella Nations League 2020-21. All’Artemio Franchi di Firenze, la Nazionale di Mancini pareggia 1-1 con la Bosnia. Si ferma ad undici la serie di vittorie consecutive degli azzurri, che non giocavano una gara ufficiale da dieci mesi per via della pandemia di coronavirus. Partita iniziata con una svista. Per un errore di comunicazione, nella distinta ufficiale, c’è la sorpresa Acerbi al fianco di Bonucci, non Chiellini come previsto. E, di conseguenza, non è potuto scendere in campo.
Primo tempo con poche emozioni. Un paio di azioni potenziali, ma niente di che. Chiesa è un fantasma, Belotti non pervenuto. Tutte le azioni più importanti avvengono nella ripresa. Prima Hodzic, sfruttando un errore grossolano di Florenzi, supera Donnarumma ma il palo salva l’Italia. Pochi minuti dopo Chiesa, nell’unico cross della sua partita, pesca bene Insigne (migliore in campo assieme a Barella) che di testa pareggia il conto. Al minuto 57 Dzeko, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, porta avanti la Bosnia, controllando in area in posizione regolare prima di battere Donnarumma.
L’Italia accusa il colpo ma, approfittando anche degli ingressi di Zaniolo e Immobile per Chiesa e Belotti (che si fanno subito sentire), mette all’angolo la Bosnia. E, al 67′, arriva il pareggio. Insigne semina il panico nella difesa bosniaca, serve Sensi. La conclusione del giocatore azzurro viene deviata e finisce in porta.
Il resto della partita è acceso ma sostanzialmente privo di emozioni. La Bosnia è stanca, ma gli italiani (causa anche la pandemia) è poco reattivo. Ed alla fine, nonostante l’ingresso di Kean per Pellegrini, la partita finisce uno ad uno. Mancini non ha molto da sorridere, ma è anche vero che questa partita può dire veramente poco. Soprattutto perché molti giocatori, anzi tutti, hanno finito di giocare da qualche giorno è il ritmo gara ottimale è ben lontano dalla forma perfetta.