Snoop Dogg fa il bis all’Arenile Reload


Dopo la data italiana del 30 luglio, uno dei rappers più longevi del panorama hip pop arriva a Napoli, unica data all’Arenile di Bagnoli.

Grande attesa per quest’unica data nel Sud Italia di Snoop Dogg, personaggio emblematico, controverso, dalla “vita spericolata”, che ha al suo attivo grandi collaborazioni e una carriera partita nel coro  di una chiesa battista .

Messaggi non sempre condivisibili, videoclips che, in maniera squisitamente provocatoria, rasentano la pornografia ma tant’è: il rap pulito è fatto per le educande, il vero bit graffia a sangue. Da sempre. Perchè nasce spesso in mezzo alle crews come grido di battaglia, di quelle guerre che lasciano morti sempre più giovani sulle strade americane (e non solo).

La folla di giovanissimi (età media 15-25, ma c’era anche qualche genitore in scarpe da tennis e T-Shirt rigorosamente Hip Pop) si accalca ai cancelli fin dalle 19.00 per poter conquistare un posto sotto il palco; per l’occasione L’Arenile ha rispolverato i privées per chi vuol “viaggiare in prima classe”, per quelli che Snoop Dogg lo ascoltano da un bel pò di tempo; gli altri, i più scatenati, arrivano dopo le 20.00 con la faccia di chi è riuscito ad arrivare per primo in Paradiso e si fermano lì, sospesi tra le palme e il sogno di un quartiere che diventa Long Beach, California, ad assistere al sound check firmato Real Sound Project.

Tutto curato nei minimi particolari, la tensione sale, il sole tramonta e la star si fa attendere; il momento dell’ open stage è affidato a Jesa, deejay ufficiale di RSP, italiano di origini eritree, passione per la musica e tanta gavetta che lo ha portato su prestigiosi palchi a dispetto della giovane età.

Da Fabri Fibra a Rocco Hunt, da Daddy y Yankee a Fat Joe, questo polistrumentista che ama anche il dj set, cura un progetto  musicale che si chiama “Musica viva” e in cui è impegnato nella scrittura di testi e musica e nella produzione. L’aspetto non inganna, il suo bit è interessante, la sua scrittura è fresca e giustamente polemica e non è legato alla necessità di rappare in napoletano o in italiano, riuscendo ad alternare le due lingue con buoni risultati.

Disponibile, intelligente e con la convinzione di poter fare musica in maniera indipendente, ci lascia con garbo perchè deve prepararsi per il palco. E’ una serata carica di colori e di tamburi che segnano il tempo, sul lungomare di Bagnoli.

Hi, guys…this is just a preview!

gli introvabili pass
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Ph: Antonella Grottola

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