Home Musica Le sonorità post punk dei russi MOTORAMA al Circolo Degli Artisti

Le sonorità post punk dei russi MOTORAMA al Circolo Degli Artisti

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Mercoledì 27 Novembre, Motorama

opening act

The Assyrians

Lovecats

porte/botteghino

21:00

concerti

21:30

ingresso

7 euro + d.p.

@ CIRCOLO DEGLI ARTISTI

Via Casilina Vecchia 42 – Roma

06 70305684; info @ circoloartisti.it

MOTORAMA

Prendete sonorità tipicamente 80’s, tra il post punk e la New Wave, metteteci un pizzico di Indie Rock, e trasportatele fino alle lontane terre di Russia, precisamente a Rostov: ecco i Motorama. Il quintetto originario della città in riva al fiume Don, dopo l’esordio Alps,del 2010, pubblica ora questo nuovo Calendar, uscito per la francese Talitres Records.

Ricche tessiture d’arpeggi strumentali e parti vocali si contendono continuamente la scena, rischiando alla lunga di diventare forse un po’ stucchevoli e mielose, ma è un pericolo che si può tranquillamente correre per un album così uniforme e dal gusto spiccatamente pop.

Non aspettatevi chitarroni distorti e sonorità caustiche, perchè ci troviamo ad esplorare un territorio caratterizzato da una sostanziale calma ritmata ed innevata, dal retrogusto inquieto, col cantato scuro e baritonale di Vladislav Parshin, linee di basso e chitarra super melodiche, ed una batteria a presa rapida. Pochi e ben definiti elementi insomma, ai quali si può aggiungere anche una manifesta attenzione ai caratteri del paesaggio, che fanno da contorno alle varie esperienze in questione e che, inevitabilmente, ne influenzano il racconto. Già la prima Image, può essere un perfetto ritratto dell’intero disco, per una nitida immagine d’amore, con tutte le relative implicazioni, al pari della successiva White Light. To the South è un viaggio pieno di ricordi e suggestioni, mentre Rose in the Vase è un brano pacato, condito con gradite aperture di synth. Un bell’arpeggio accoglie a braccia aperte le storie della quinta In your Arms, forse un po’ meno convincente delle altre, mentre luoghi segreti e specificità personali sono la matrice di Young river. Sometimes palesa ancora una volta il carattere unitario dell’album, continuando poi con Two stones che, sommessamente, continua la definizione di semplici esperienze, just like two little stone under water.

La chiusura è affidata a Scars e all’ottima During Years, con grandi sospensioni melodiche ed una puntuale chitarra acustica.

Senza scomodare Ian Curtis e soci, siamo comunque di fronte ad un buon album degli Anni Dieci, incontestabilmente citazionista e con ben pochi elementi di novità che, perdonando il peccato originario d’emulazione, risulta decisamente gradevole e di buonissima qualità.

THE ASSYRIANS

Arriva il debutto sulla lunga distanza degli Assyrians, giovane formazione milanese, dopo il fresco e scanzonato EP su musicassetta del 2012.

Con Tundra le atmosfere si fanno più dilatate, suoni dall’ortocentro del Triangolo Invernale ne avvolgono l’essenza pop, dalla patina melliflua dei super-pianeti deserti, figlia dell’imperscrutabilità di Andy Kaufman. Un’ambigua trama psichedelica, nipote degli anni ’60, cugina degli anni ’80 e figlia del suo tempo, si interseca su sé stessa per 38 minuti, dove l’elemento groovy impone l’ordine all’entropia dei sintetizzatori ubriachi, in cui affogano i vocals trasognati.

L’album è anticipato dall’uscita di Oceans, primo singolo estratto. Su Spotify e tutti gli store digitali troverete il brano accompagnato da una bside: “Astronaut” in versione demo.

LOVECATS

Lovecats è un duo formato da Cecilia Grandi e Adele Nigro. Si conoscono nel novembre 2010, ritrovandosi in poster di gruppi preferiti e una chitarra un po’ impolverata. “Abbiamo deciso di suonare insieme in cameretta per vedere se ne usciva qualcosa di buono, cominciando da alcune delle nostre canzoni preferite. La prima è stata ‘Boys Don’t Cry’” racconta Adele. Da una comune passione per i Cure, Bob Dylan, e i gatti, nasce il duo Lovecats, con Cecilia alla chitarra e Adele alla voce; “erano tempi bui però insieme riuscivamo a scaldarci un pochino”. Nell’estate 2011 le Lovecats registrano un demo di cover, dove emerge l’influenza del folk cantautorale internazionale: “ascoltiamo molti artisti stranieri, e per noi scrivere ed esprimerci in una lingua che non è nostra è un modo per metterci in gioco”. Presto alle cover subentrano i primi pezzi, che Adele e Cecilia presentano nel corso del 2012 nei dintorni di Verona, amalgamando sempre più voci e strumentazione. È un periodo che le porta a uscire dalla cameretta, come dice Cecilia, “è stato difficile confrontarsi con persone che non fossero ‘amici’, ma questo ci ha aiutato ad aprirci. Poi l’esperienza con diNotte Records ha dato una nuova direzione alla nostra strada insieme”. ‘Almost Undone’ è il perfetto preludio per l’uscita di un album completo, che sembra essere per le Lovecats il prossimo obiettivo di questo 2013.

http://www.facebook.com/wearemotorama

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