Ma la Lega è super o rischia di retrocedere ?


Il sottosegretario all’Economia del governo Draghi è un leghista fidatissimo del segretario Salvini e si chiama Claudio Durigon. L’esponente governativo si trova al centro di un caso mediatico per aver affermato che il generale della Guardia di Finanza, che sta lavorando sull’inchiesta famosa dei 49 milioni di fondi pubblici fatti sparire dal suo partito, è stato messo in quell’incarico proprio dalla lega.

L’imbarazzo di Draghi

Questa affermazione finita in un video inchiesta di Fanpage potrà avere conseguenze giudiziarie e politiche e ha messo in imbarazzo il presidente del consiglio Mario Draghi. Il PD, Leu e il Movimento 5 Stelle hanno richiesto le sue dimissioni, ma Durigon e la Lega non sembrano pensarci minimamente e hanno cominciato ad affidarsi all’avvocato per possibili querele, addirittura in un numero superiore ad una cifra.

La Lega parla di persecuzione mirata ed ideologica contro il sottosegretario, il quale non risulta indagato e afferma che le immagini di Fanpage sono state acquisite con l’inganno e montate in modo tale da insinuare tesi, che invece non hanno nessuna fondatezza.

Salvini parla espressamente di un complotto da parte del Movimento 5 Stelle per nascondere i problemi che ha in casa Beppe Grillo e che ho affrontato nell’altro articolo, paragonando il garante del movimento a Giannini, fondatore dell’Uomo Qualunque negli anni del dopoguerra.

Caro Matteo hai altro a cui pensare

Durigon peraltro è stato già sottosegretario nel governo gialloverde di Conte ed ha avuto un grande ruolo nella questione molto cara alla Lega di quota 100 per le pensioni, ma soprattutto essendo un esponente di stretta osservanza salviniana pagherebbe proprio questa vicinanza al segretario del partito. Come il partito della Meloni ha proposto la mozione di sfiducia al ministro della salute Speranza, così gli ex grillini di Alternativa ci starebbero lavorando quanto meno ad una mozione di revoca al suo ministro dell’Economia Franco, tecnico di fiducia di Draghi, delle deleghe al sottosegretario.

Anche il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, che ha posto il suo partito fuori dal governo, giudica la vicenda di una gravità inaudita e consiglia Salvini di lasciar perdere le questioni sulle riaperture e sulle Ong e di dedicarsi alla vicenda del suo sottosegretario.

Lega o SuperLega?

Il procuratore aggiunto di Milano Fusco e il pm Civardi esprimono piena fiducia nella Guardia di Finanza, che ha dimostrato professionalità rigore e tempestività nelle indagini su Lombardia Film Commission e i sospetti fondi neri per la Lega e per il momento il presidente del Consiglio Draghi non intende intervenire sulla vicenda. Ma oltre a questo problema specifico delle dichiarazioni rubate a Durigon, va sottolineato il dato politico di una Lega, che ultimamente si sta dimostrando più di lotta che di governo, come dimostra l’atteggiamento avuto sia in Consiglio dei Ministri che in Parlamento sulla questione in generale delle riaperture e in particolare del limite delle ore 22 alla fine delle attività di ristorazione per il mantenimento di quella che era stato definita una normativa da coprifuoco per combattere l’epidemia da corona virus.

Salvini insomma deve decidere ancora se vuole essere un leader di un partito che sappia essere europeista e di governo, magari che trasformi la sua formazione politica in una superlega di centro destra moderna, autorevole e moderata o se invece voglia retrocedere nuovamente verso una declinazione d’opposizione e sovranista, che tenga in considerazione le proteste di buona parte del suo elettorato. Il segretario leghista soprattutto non vuole sentirsi scavalcato dal partito di Giorgia Meloni, che sembra guadagnare sempre più consensi nella stessa area politica di riferimento di centro destra. Fratelli d’Italia, essendo per scelta all’opposizione, può permettersi atteggiamenti ed iniziative come ad esempio quella della mozione di sfiducia al ministro Speranza, che una lega al governo non può assecondare, per non mettere ulteriormente in difficoltà i suoi stessi ministri e sottosegretari.

(foto pubblica su Facebook)

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