Non siamo realmente a conoscenza di tutto ciò che ingeriamo. Il prodotto industriale è sempre più presente sulle nostre tavole, accompagnato da numerosi additivi chimici che, se assunti in grandi quantità, potrebbero compromettere il normale equilibro del nostro organismo. Nell’era in cui viviamo dobbiamo prestare sempre più attenzione ai cibi che compriamo, alla provenienza, alla qualità anche perché ormai sono numerose le scelte che possiamo fare ad esempio in un supermercato.
Impariamo a leggere l’etichetta degli alimenti
Nella maggior parte degli alimenti che possiamo acquistare al supermercato nella parte posteriore è presente un’etichetta dove sono indicate itutte le sostanze presenti in quel determinato prodotto. E’ fondamentale dare sempre un occhio alla scadenza- Spesso numerosi prodotti invenduti (prossimi alla scadenza), vengono riposizionati sugli scaffali come offerte. La scadenza è importante non solo per la qualità del prodotto, ma anche per le sostanze che l’alimento potrebbe rilasciare dopo un determinato lasso di tempo, come ad esempio la formazione di muffe e funghi che potrebbero essere nocive per l’uomo, causando nel miglior dei casi solo sintomi come vomito, dissenteria ecc ecc.
Tenere sempre sotto controllo la tabella nutrizionale del prodotto, evitando magari alimenti con altro contenuto di grassi, zuccheri e rapportarli sempre fra le diverse marche presenti nel market (non tutte le aziende producono gli alimenti allo stesso modo, anche in termini di qualità ovviamente anche se questo incide sul prezzo).
Preferire sempre i prodotti freschi dove è possibile, anche per gli insaccati, evitare di abusarne a prescindere ma particolare attenzione a quelli preconfezionati, leggendo l’etichetta noterete le numerose quantità di additivi, come conservanti, coloranti e insaporitoti, senza considerare la anomala quantità di sale presente. Anche per i prodotti preconfezionati come ad esempio sottolio, sottaceti, tonno e quant’altro, valutare sempre bene la qualità della sostanza nella quale il prodotto giace, meglio se extravergine di oliva nei casi dei sotto olio.
Concimi chimici e l’abuso nell’alimento
L’utilizzo di prodotti chimici nelle coltivazioni è sempre più presente, non solo a causa della richiesta elevata ma anche per il cambiamento climatico che costringe gli agricoltori a coltivare in serre e utilizzare prodotti che fanno crescere le verdure più rapidamente.
I concimi chimici possono avere diverse conseguenze negative non solo sul campo agricolo, ma anche sul resto dell’ambiente e soprattutto anche sul clima terrestre.
L’uomo, essendo al vertice della catena alimentare, si nutre di tutti quegli animali i quali a loro volta mangiano prodotti contaminati e con alta percentuale chimica, questo può causare intossicazioni, malattie e varie patologie derivanti da prodotti non naturali. Per questo motivo, pertanto, sono state stabilite concentrazioni massime per i residui consentiti, cosi da garantire un prodotto che non sia particolarmente nocivo per l’uomo, anche se spesso tutte queste regole non vengono rispettate