I disturbi della memoria: l’ amnesia


L’ amnesia è un disturbo selettivo della memoria caratterizzato dall’incapacità a rievocare le esperienze passate e/o acquisire nuove informazioni

Tale deficit è indipendente da disturbi intellettivi, linguistici o percettivi, nei casi gravi il disturbo amnesico è estremamente invalidante e i pazienti necessitano di continua assistenza. Infatti, gli amnesici non sono in grado di riferire cosa hanno fatto poco tempo prima o chi hanno incontrato, né ricordano cosa devono fare: spesso essi tormentano i loro familiari con le stesse domande e/o stesse richieste, perché non ricordano di averle già formulate pochi minuti prima. I pazienti possono avere difficoltà anche nel ricordare eventi eclatanti della loro vita, come la morte di una persona cara o la nascita di un figlio.

La gran parte dei pazienti con disturbi di memoria mostra un quadro di amnesia globale, con deficit grave della capacità sia di rievocare le esperienze passate, cioè amnesia retrograda, che di acquisire nuove informazioni, cioè amnesia anterograda. Quando il disturbo di memoria è insorto a causa di un evento acuto (ad esempio un intervento chirurgico), l’amnesia retrograda può essere fatta corrispondere alla difficoltà a rievocare ricordi riguardanti il periodo prima dell’evento neurologico, mentre l’amnesia anterograda può essere riferita all’incapacità di ricordare gli eventi successivi all’esordio della malattia. Molti dei pazienti amnesici presentano una totale mancanza di coscienza di malattia, cioè anognosia, il mancato riconoscimento del proprio stato di malattia; durante il colloquio essi possono negare di avere qualunque disturbo del proprio stato di malattia. Questo fenomeno può rappresentare un ostacolo per qualunque intervento riabilitativo.

Altro fenomeno peculiare nelle sindrome amnesiche, spesso associato all’anosognosia, è la tendenza a fornire risposte del tutto inventate e talvolta fantasiose alle domande su episodi e conoscenze a cui il paziente non sa dare risposte corrette. Ade esempio se si chiede ad un paziente ricoverato cosa ha fatto il giorno precedente, questi può rispondere di essere andato a fare acquisti in una città lontana. Questa tendenza a fornire risposte false, senza tuttavia deliberata intenzione, si definisce confabulazione.

Va precisato che i pazienti con grave amnesia riguardante gli episodi autobiografici di regola non hanno nessuna difficoltà a parlare, a scrivere, o riconoscere gli oggetti.

Tra le sindromi amnesiche la più nota è la sindrome di Korsakoff, causata da un abuso cronico di alcool che determina un danno ai nuclei dorsomediali del talamo e ai corpi mammillari. La sindrome di Korsakoff è caratterizzata da grave e persistente amnesia anterograda, lieve o moderata amnesia retrograda per episodi autobiografici, frequente tendenza alla confabulazione, memoria a breve termine preservata e capacità logico-astrattive nella norma.

È necessario fare una diagnosi precoce affinché si posa pensare a un intervento riabilitativo adeguato per poter affrontare questi disagi in maniera consapevole e funzionale al paziente.

Il paziente, dal canto suo, per mantenere il cervello attivo e migliorare la memoria può seguire dei piccoli accorgimenti come:

1Seguire un’alimentazione corretta ricca di omega 3, niente fumo né alcol.

2Praticare attività fisica, meglio se all’aria aperta. L’esercizio fisico rinforza il cervello e aiuta a migliorare anche l’umore. Bastano piccoli accorgimenti come una passeggiata, usare meno l’auto.

3Esercitare la memoria sfogliando una rivista, soffermandovi su un’immagine per un minuto e poi girando pagina cercando di ricostruirla nella nostra mente. Fare attenzione ai particolari di un cartellone pubblicitario.

4Stimolare l’attenzione leggendo riviste, libri. Intrattenersi con giochi che richiedono di trovare particolari tra tanti: esempio puzzle, differenze tra due vignette ecc.

5Parlare con gli altri, confrontarsi, allenare la nostra capacità di ragionamento. Praticare giochi che ci permettano di arrivare alla soluzione partendo da alcune informazioni.

6Allenare il linguaggio con scioglilingua, costruire brevi storie utilizzando solo parole che iniziano con una lettera dell’alfabeto.

7Prendersi cura del sonno evitando di prendere caffè, tè, coca cola, fumo prima di coricarsi.

8Mantenere una vita sociale attiva coltivando le proprie amicizie, cercando di eliminare dal proprio lessico parole negative, ascoltare buona musica, fare le cose che ci piacciono. In una parola, imparare a prenderci cura di  noi stessi, alimentando quell’amore di sé che spesso dimentichiamo.

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