Nel mio lavoro incontro spesso coppie che hanno appena preso la decisione di separarsi, oppure sono già separate da un po’ di tempo. Non è mai facile quando un matrimonio, o altre relazioni significative finiscono. Dopo una perdita importante, le persone si ritrovano a provare emozioni come la rabbia, il risentimento, la tristezza, la paura, la confusione. Tali emozioni, sebbene possano essere molto travolgenti, sono reazioni normali in seguito ad una perdita e rientrano a far parte del processo di elaborazione di un lutto.
Cosa succede ai bambini, figli di genitori separati?
Una separazione è qualcosa che riguarda l’intero sistema familiare, non riguarda soltanto un “io” ed un “tu”, ma un “noi” che investe ogni singolo componente e lo stesso significato di famiglia inevitabilmente assumerà un’altra geografia. Ciascun bambino ha un proprio modo di reagire, diverso a seconda dell’età e della sua storia con i genitori, ma sicuramente per nessuno è facile comprendere cosa sta succedendo, cosa succede ora e cosa succederà domani.
Numerosi studi condotti appunto sull’impatto della separazione dei genitori su bambini e adolescenti hanno dimostrato che i bambini sono spesso preoccupati perché hanno paura di perdere l’affetto dei genitori. Le vicende dei “grandi” non appaiono chiare ai loro occhi e spesso sostituiscono le informazioni reali, con delle fantasie che spesso prendono la forma emotiva del senso di colpa e si sentono responsabili del conflitto. Spesso si sentono soli, si vergognano e non sanno come e soprattutto con chi esprimere il proprio disagio.
I Gruppi di Parola per figli di genitori separati
I Gruppi di Parola per figli di genitori separati rappresentano un’esperienza in cui i bambini o gli adolescenti possono dar voce ai propri desideri, alle proprie ansie, alle proprie paure e reperire, con l’aiuto di un gruppo di pari e con la guida di due conduttori, strategie possibili per gestire le relazioni all’interno del proprio sistema familiare in cambiamento; abbatte il muro dell’isolamento, favorendo un contatto con altri bambini che vivono la separazione dei loro genitori.
I Gruppi di Parola nascono in Canada ad opera di Lorraine Fillon, Mediatrice Familiare presso il tribunale civile di Montreal che ha inteso creare uno spazio ed un tempo dedicato a dare parola ai figli di quei genitori che si rivolgevano al tribunale per una separazione coniugale. Lo sviluppo e la diffusione di tali gruppi è poi continuato in Francia grazie al lavoro di Marie Simon, ricercatrice ed esperta di Gruppi di Parola per figli di genitori separati, per poi arrivare in Italia all’Università Cattolica di Milano che ha istituito dei corsi di formazione per conduttori di tali gruppi rivolti a professionisti psicosociali operanti nell’ambito delle dinamiche familiari.
L’équipe multidisciplinare del Consultorio Familiare Stabiese, da tempo impegnata nel supporto e nel sostegno alla famiglia si è trovata, negli ultimi anni, ad accogliere un numero sempre crescente di separazioni, spesso estremamente conflittuali, ritenendo pertanto necessario dotarsi di una formazione ancora più specializzata e mirata a supporto dei figli che vivono il doloroso evento relativo ai propri genitori.
Vediamo nel concreto di cosa si tratta
I gruppi, normalmente composti da 8/10 partecipanti, prevedono quattro incontri a cadenza settimanale, sempre lo stesso giorno, di due ore ciascuno, intervallate dal momento della merenda. Il quarto incontro è diviso in due momenti: la prima ora con i bambini e la seconda anche con i genitori per uno scambio tra genitori e figli.
Partecipare al gruppo non consente di modificare magicamente la situazione, ma offre un’occasione per entrare in contatto con i propri sentimenti, nominare le difficoltà e dotarsi di una “cassetta degli attrezzi” per trovare soluzioni e riaprire la comunicazione tra genitori e figli, attraverso un’esperienza che, in una società frammentata, fa sentire meno soli.