Sull’ amicizia e sul suo valore


C’è una stagione della vita nella quale ciascuno di noi sente il bisogno di recuperare ricordi, riallacciare un’ amicizia, ritrovare legami che, al di là di quelli familiari, diano nuova forza ai rapporti sociali e di convivenza

L’amicizia diventa nell’età adulta, al pari di altre esigenze che accompagnano le varie fasi del ciclo di vita, “l’ingrediente” più che mai necessario per ogni individuo. È un sentimento legittimo che ci porta a valorizzare esperienze comuni, ad approfondire conoscenze, a condividere il patrimonio di idee maturate nel corso dell’esistenza e non ancora esaurite; la voglia di ritrovare le radici del proprio essere e di dar loro nuova linfa attraverso contatti e rapporti con altri soggetti.
Purtroppo, i ritmi sempre più frenetici della vita di una persona non sempre permettono di prendersi cura di buone e sane relazioni, relegando i contatti umani ad incontri frettolosi, telefonici o virtuali: sms, chat, whatsapp… (vedi articolo “Perfetti sconosciuti. A proposito di coppie”)
Infatti, una volta lasciata alle spalle la prima giovinezza (e ciò si verifica quando iniziano a consolidarsi le carriere, o anche in funzione di cambiamenti di città) la possibilità di stringere amicizie si dirada e diventa sempre più complessa.
Ciascuno di noi ha una propria considerazione dell’amicizia, a seconda anche del carattere, della sensibilità, delle circostanze, eppure l’amicizia resta uno dei doni più preziosi dell’esistenza, come ben sanno gli esperti di relazioni umane.

Uno studio inglese promosso dal National Child Development Study conferma che le persone più felici e realizzate nella vita sarebbero anche coloro che possono contare su un più ampio numero di amici, estendendo i benefici per il benessere psicologico lungo tutto l’arco di vita: non sarebbero infatti solo gli anni dell’adolescenza a giovare dei rapporti fra pari.
Negli anni della maturità poter contare su una cerchia di amici offrirebbe numerosi vantaggi in termini di sostegno sociale, benessere emozionale ed identitario.
Nell’arco del ciclo di vita gli amici cambiano e con essi cambia anche il valore dell’amicizia.

Amicizia in adolescenza

Nell’età adolescenziale l’amicizia è di fondamentale importanza ed è spesso un sentimento molto forte che unisce un ragazzo o una ragazza ai propri coetanei, dimensione questa molto importante poiché il gruppo dei pari fornisce modelli alternativi di comportamento e di relazione rispetto a quelli familiari in cui l’adolescente può sperimentarsi alla ricerca di un’identità autonoma.
Si tratta di amicizie, quindi, caratterizzate da una forte componente di identificazione, molto intense dal punto di vista emozionale e spesso esclusive; hanno la funzione di offrire sicurezza e sostegno all’adolescente, incerto e confuso rispetto ai cambiamenti psicologici e fisici che deve attraversare nella difficile “fase di passaggio” dall’infanzia all’età adulta.

Amicizia in età adulta

L’amicizia continua ad essere importante anche nel resto del ciclo di vita benché nell’età adulta cambino molto spesso sia il tipo di frequentazioni sia le aspettative, più realistiche e meno idealizzate, che si nutrono nei confronti degli altri.
Non di rado, un mutamento abbastanza consistente dell’amicizia arriva con la prima età adulta, la vita di coppia e la formazione di una famiglia: si è più inclini a frequentare coppie a loro volta sposate o con figli, mentre possono allentarsi i rapporti con chi, avendo fatto scelte diverse, conduce stili di vita meno affini al proprio.
In questa fase del ciclo di vita, infatti, tenderebbero ad intensificarsi le amicizie rispetto ai rapporti coi familiari consolidandosi legami amicali più maturi e consapevoli.

Coltivare l’amicizia in qualche modo potrebbe anche farci ammalare di meno perché aiuterebbe ad affrontare gli eventi con maggiori risorse riducendone l’impatto stressante a livello fisico e mentale.
Dinanzi allo stress lavorativo cui ognuno è esposto, soltanto una buona, relazione di tipo amicale, di condivisione e reciproca comprensione, può costituire un antidoto efficace contro lo stress. Occorre istituire occasioni periodiche nella quali si possa discutere del proprio stare bene o male insieme, in una costante auto-supervisione, non solo di quel che si fa, si dice, si decide, bensì, soprattutto, di quel che si pensa.

Le amicizie, infine, sono un patrimonio da salvaguardare e a cui attingere per essere migliori, esse possono essere un importante supporto alla vita familiare. Una vita familiare serena è caratterizzata anche dall’apertura verso nuove amicizie: sostengono la famiglia nei momenti difficili e poter piangere sulla spalla di un’amica ha indubbiamente il suo forte valore. Talvolta, alcuni conflitti coniugali potrebbero trovare la loro risoluzione se ci fosse un vero amico con cui poter sdrammatizzare la situazione.

Ecco, dunque, un invito a vivere con maggior fiducia la dimensione amicale e rivalutare il significato dell’amicizia come risorsa dalla quale poter attingere slancio e coraggio per arricchire sé stessi, il proprio contesto familiare e lavorativo.

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