Un numero verde (800.960.528) contro l’omofobia. La Cooperativa Sociale Eco si è fatta promotrice di uno studio che ha voluto approfondire le dinamiche online che hanno a che fare con tematiche LGBT, le conversazioni che ne scaturiscono e le emozioni che generano in chi ne prende parte o che si trova ad esserne spettatore. Secondo il sondaggio della cooperativa Sociale Eco onlus il web è il catalizzatore di commenti o contenuti a carattere discriminatorio.
Omofobia, gli insulti corrono sul Web
“Lavoro quotidianamente con i social e non riesco neanche a quantificare il numero di volte che mi capita di incappare in commenti o contenuti a carattere discriminatorio – afferma Valeria Alinei, social media manager ed autrice del sondaggio – che sia nei confronti dei migranti o della comunità LGBT+. Penso ci sia ancora molta ignoranza in materia: si tende con più facilità ad odiare ciò che non si conosce, ciò che ci sembra alieno e (in quanto tale) minaccioso. Faccio parte della comunità LGBT+ ed è inevitabile provare una fitta al cuore ad ogni commento che ha radice in questa ignoranza, condita da rabbia, odio e disprezzo. È per questo che è necessario, da un lato, una normativa che tuteli da questa tipologia di discrimine, ma – dall’altro – c’è un disperato bisogno di investigare gli aspetti sociologici e psicologici che rendono i social network spesso così “violenti”.
Un numero verde contro l’omofobia
“La cooperativa Eco – spiega Sofia Flauto, promotrice dell’iniziativa – ha da sempre una visione concreta rispetto alle problematiche che affliggono il mondo dei più deboli, dei bambini, delle donne. Ecco perché abbiamo messo a disposizione un numero verde per raccogliere tutte le denunce e girarle poi alle autorità competenti perché si possano fare le verifiche e predisporre gli aiuti necessari. Omofobia, bifobia e transfobia sono una piaga del nostro tempo ed ognuno deve contribuire a debellarla”
Azione di contrasto nelle scuole contro la violenza di genere, il bullismo e il cyberbullismo
La cooperativa Eco è impegnata in un progetto nelle scuole per promuovere azioni volte al contrasto della violenza di genere, del bullismo e cyberbullismo. Anche i ragazzi vengono informati dell’esistenza del numero verde.