Casi di salmonella nelle uova di un noto marchio di cioccolato. Il caso è scoppiato il 7 gennaio scorso nel Regno Unito quando un bambino di poco più di dieci mesi è stato portato in emergenza in ospedale. Poi man mano tra febbraio e inizio marzo, vi sono stati anche altri diversi casi sempre tra i bambini. Parliamo di quelli di età compresa dai 4 ai 10 anni. A seguito di tali episodi, molte indagini quindi sono state fatte: ma cos’era successo? Alla fine è emerso che la causa di tutte queste patologie era dovuta a degli avvelenamenti per la presenza di salmonella di alcuni prodotti al cioccolato di marchi noti in tutto il Mondo. Insomma, la situazione – peggiorata velocemente in quanto i casi si sono verificati a ridosso della Pasqua – è diventata allarmante. In pratica, vi era stata questa contaminazione che in poche settimane ha messo a rischio la vita di centinaia di bambini. Scopriamo cos’è accaduto e quali sono i marchi coinvolti in questo scandalo.
Salmonella nel cioccolato, la contaminazione
La contaminazione del cioccolato per la presenza di salmonella è davvero allarmante. Questo perché la salmonella è un batterio particolarmente pericoloso. Se l’essere umano viene a contatto con questo alimento così contaminato, può rischiare la morte. Ciò perché la salmonella va a colpire l’apparato intestinale provocando vomito, febbre alta e diarrea. Man mano il batterio può provocare un forte problema di salute fino a portare infiammazioni che potrebbero essere letali. Nel migliore dei casi, il trattamento farmacologico può aiutare a risolvere la situazione in pochi giorni. Però, qualora vi troviate di fronte a un organismo debole, le infiammazioni intestinali e i dolori, i crampi e gli strascichi, potrebbero andare avanti per diversi mesi. L’allarme è avanzato già nella prima parte del 2022: oltre 100 bambini sono stati ricoverati per sintomi riconducibili al batterio e l’avrebbero preso da alcune uova al cioccolato. Ma di quali si tratta?
Salmonella, quali marchi sono stati coinvolti
La contaminazione da salmonella nelle uova di cioccolato ha interessato alcuni marchi della Ferrero. I bambini ricoverati, infatti, avevano consumato degli Ovetti Kinder e gli Schoko Bons della Ferrero. Dunque, ecco perché il marchio ha deciso di ritirare prima tutti i prodotti interessati dal Regno Unito, ma poi ha dato lo stesso diktat anche per lo stabilimento del Belgio. Successivamente, il consumo di Schoko Bons è stato subito eliminato anche dal mercato italiano. La preoccupazione è salita di giorno in giorno, perché questi particolari prodotti sono tra i preferiti dai bambini e ritirarli dal commercio non è stato affatto facile, soprattutto perché lo scandalo si è verificato a ridosso della Pasqua.
I prodotti ritirati dal mercato
Oltre a chiudere uno stabilimento in Belgio, la Ferrero ha anche ritirato una serie di prodotti del mercato in vari Paesi come Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Norvegia e Irlanda. In una nota, alle autorità competenti i vertici Ferrero hanno sottolineato quali sono i prodotti contaminati e l’Autorità per la sicurezza alimentare ha richiamato tutto quanto è stato realizzato in questo stabilimento belga che avrebbe dato origine al batterio. Oltre alle uova Kinder sono state ritirate anche altre uova dal commercio, ovvero alcuni prodotti in Campania che avrebbero provocato lo stesso tipo di problematica. Anche quindi è stato necessario subito bloccare la diffusione per evitare rischi per i bambini e non solo!